martedì 22 novembre 2016

L'informazione batte anche il Diabete di tipo 1 !!!

Breve ma intensa e significativa testimonianza di Erika, fantastico esempio di come l'informazione batte anche il diabete di tipo 1 e la medicina ufficiale che lo ritiene incurabile !!!
Grandissima Erika siamo tutti con te !

 Erica con Marcello Pamio alla Giornata Nazionale per la Cura Naturale del Diabete di Rimini

Qui sotto il video con  la sua testimonianza alla Giornata nazionale perla Cura Naturale del Diabete  del 13Novembre 2016 a Rimini.



Ecco le parole di Erika all'indomani della Giornata di Rimini:

<< Ciao a tutti, ieri è stato un gran giorno...ho imparato tanto....grazie a tutti i medici che sono intervenuti e ci sostengono. Oggi sono soddisfatta ....glicata a 69 ....meno di quando prendevo le medicine!!!!

Vi racconto brevemente la mia storia: un anno fa mi hanno diagnosticato il diabete 1. Glicemia 415 e glicata 101. Ho iniziato subito la terapia insulinica con 38 unità.

Provo l'alimentazione vegana e scarto tutto ciò che è già pronto e confezionato.
In 3 settimane tolgo tutta l insulina e lascio solo la notturna a 6 unità. Inizio la metformina 500 pranzo e cena.
Dopo 5 mesi tolgo l ultima insulina.
A giugno con glicata a 72 tolgo anche la metformina, ma in un mese la glicemia sale inesorabilmente e glicata 80.
Contatto l'associazione oltre il diabete e Angelo mi consiglia di provare un mese di alimentazione cruda con frutta fresca secca verdura e germogli. Così provo e i miei valori rientrano giorno dopo giorno e piano piano rintroduco cereali e legumi e verdure cotte. OGGI sono troppo felice....grazie ad Angelo Palomba,  Marcello Pamio,  Marinella Mazzola e Salvatore Iaccarino. 
La migliore alimentazione????? Prendersi cura di testa, corpo, mente.
"La felicità è distante un pensiero " >> .

Maggiori info sul Diabete qui: 

lunedì 21 novembre 2016

10 buoni motivi per evitare il vostro medico

10 buoni motivi per evitare il vostro medico Dottor Mercola – dal sito Effedieffe - agosto 2012
 
Da tempo sostengo che la strategia migliore per stare in salute consiste prima di tutto nell’evitare di fare visita al vostro medico. Perchè?
Perché in molti casi tutto quello che succede è che ve ne uscirete con una o due ricette e che queste raramente risolveranno il problema. La maggior parte delle visite dai medici producono solo la soppressione dei sintomi, spesso causando effetti e problemi collaterali.
Piuttosto che informare i pazienti sulle vere condizioni sottostanti e sulle reali soluzioni che portano alla salute, è come se i medici vi applicassero dei cerotti medicati tossici su ferite aperte. Ci sono quindi molti validi motivi stando ai quali l’interesse della vostra salute consiste nell’evitare il vostro medico...


1. Il PAP test annuale Molti medici continuano a suggerire alle donne di eseguire l’annuale del PAP test, ma le ultime informative dalla U.S. Preventive Services Task Force raccomandano il contrario. Le nuove raccomandazioni suggeriscono che le donne procedano al PAP test una volta ogni 3 anni dai 21 ai 65 anni.
Sottoporsi al test più di frequente – o prima dei 21 anni – determina più facilmente l’individuazione del papillomavirus (HPV) e delle lesioni ad esso associate. Se un medico individua lesioni simili, le considera automaticamente pre-cancerose e le “cura” di conseguenza.
Al contrario, la maggior parte delle infezioni HPV – e delle lesioni intraepiteliali squamose di basso livello associate – spariscono per conto loro senza bisogno di cure specifiche mentre, al contrario, il trattamento in sé può risultare nocivo. Poiché la maggior parte dei casi di HPV guariscono da soli, questo è un esempio di cura che fa più male che bene.
Ciò detto, i PAP tests  (che ricercano un tumore della cervice dell’utero generalmente associato all’HPV), sono sicuramente il miglior strumento per evitare di morire di tumore alla cervice, ma un test all’anno è ugualmente inutile: è infatti dimostrato che una frequenza superiore ai 3 anni non aumenta la frequenza di diagnosi del tumore. Donne non a rischio HPV non sono a rischio tumore alla cervice. Inoltre, quand’anche l’infezione non sparisse da sé – cosa rara – occorrono 10 anni prima che evolva in un tumore. I tumori alla cervice crescono molto lentamente, ed è questo il motivo che rende efficaci anche dei test meno frequenti.
Nonostante le nuove linee guida, la maggior parte dei medici continuano a consigliare ai propri pazienti l’esame su base annuale, e questo solo perché gli uni e gli altri sono abituati così.
Alcuni medici temono che, senza una necessità di PAP test su base annuale, non vedranno i loro pazienti nemmeno per altri esami.
In effetti, ci sono anche buoni motivi per ritenere che queste nuove linee guida facciano parte di un piano di salvataggio del Gardasil, il vaccino per l’HPV, le cui vendite sono preoccupantemente basse. Il vaccino HPV è molto costoso ed è stato pubblicizzato con grossi investimenti ma è stato un colossale insuccesso con meno del 27% delle donne che hanno optato per vaccinarsi ed una serie di seri effetti collaterali che continuano a venire alla luce.
 
2. Mammografia Una recente analisi ha evidenziato che solo 1 donna su 8 con diagnosi di tumore al seno diagnosticata durante una mammografia di routine è stata salvata da tale controllo abitudinario; l’analisi non tiene conto poi, all’opposto, di quanti casi di tumore al seno siano stati indotti dalle mammografie di routine.
I ricercatori, utilizzando i dati ufficiali relativi al tumore al seno in possesso del The National Cancer Institute e il The Centers for Disease Control and Prevention, hanno calcolato le probabilità per una 50enne di sviluppare un tumore al seno nei successivi 10 anni, le probabilità che il tumore venga individuato da una mammografia ed il rischio che muoia per tumore al seno nei successivi 20 anni.
Nella migliore delle ipotesi, una mammografia ha una probabilità di salvarle la vita pari al 13%, ma potrebbe essere oggettivamente più bassa, a livello di un 3%. Indipendentemente dal tipo di analisi condotta – e considerando donne di età differenti – la probabilità che una mammografia salvi la vita restano comunque sotto al 25%. I ricercatori hanno dunque concluso che: «La maggior parte delle donne alle quali è stato diagnosticato un tumore al seno tramite una mammografia di routine non hanno avuto la vita salvata da tale esame. Al contrario, la diagnosi è stata o talmente precoce da non influire sulla mortalità, o un falso positivo».
Vale la pena ripeterlo: «Con le mammografie vengono spesso diagnosticate – come pericolose – lesioni o tumori che non costituirebbero mai una minaccia per la vita della donna. Portano anche spesso a falsi positivi [ovviamente si ricorda che un esame positivo è una notizia negativa per il paziente, ndt] che causano trattamenti non necessari: spesso le donne vittime di queste diagnosi eccessive [sbagliate nei fatti] subiscono mastectomie, radioterapie e chemioterapie non necessarie e che possono avere effetti devastanti sia sulla qualità che sulla durata della loro vita. Come se non bastasse, le mammografia utilizza delle radiazioni ionizzanti che di per sé producono o possono contribuire a produrre lo sviluppo del tumore al seno.
 
3. Raffreddore e influenza Pensate che sia una cosa furba andare dal medico per queste cose? Ripensateci. Grazie all’abitudine per l’eccessiva prescrizione di antibiotici, ed alla prescrizione di antibiotici inadatti, avete molte probabilità di uscire dallo studio con la ricetta per una medicina che non vi serve.
Gli antibiotici NON funzionano contro i virus, dunque contro raffreddore ed influenza sono inutili. Sfortunatamente, sono prescritti alla grande proprio per tali malattie. Se avete un raffreddore od un’influenza ricordatevi che, a meno che non abbiate una seria polmonite batterica secondaria, un antibiotico farà peggio piuttosto che meglio, perchè ogni volta che assumi un antibiotico aumenti la tua vulnerabilità a sviluppare infezioni che siano resistenti a tale antibiotico – fino a diventare portatore sano di una simile infezione, resistente al farmaco e diffonderla agli altri.
La prima cosa che devi fare se senti che stai per prenderti un raffreddore od un’influenza è sospendere TUTTI gli zuccheri, i dolcificanti artificiali, gli alimenti industriali. Lo zucchero è particolarmente dannoso per il sistema immunitario, sistema che necessita di essere potenziato e non indebolito, al fine di combattere l’infezione in atto. Negli zuccheri rientra anche il fruttosio dei succhi di frutta, e tutti i tipi di cereali, in quanto nell’organismo vengono smontati in zucchero semplice.
Teoricamente, non appena senti che potresti avere un’influenza che si avvicina, dovresti controllare l’alimentazione, il sonno, l’attività fisica e lo stress. Disporre di una grossa quantità di sonno è decisivo ai fini della difesa perchè è la fase nella quale sono più efficaci le strategie di potenziamento immunitario. Inoltre, lo studio scientifico dimostra che più alto è il livello di vitamina D, più basso il rischio di contrarre raffreddore, influenza ed altre infezioni del tratto respiratorio. Sono assolutamente convinto che tu possa evitare raffreddore ed influenza solo mantenendo la vitamina D ai livelli ottimali.
 
4. Colesterolo Molti medici sono inconsapevoli del fatto che una dieta ad alto contenuto di grassi NON è la causa dei disturbi al cuore. Questi medici sono tratti in inganno nel credere che il colesterolo totale sia un accurato indicatore previsionale di disturbi al cuore. Se vai dal tuo medico ed il tuo colesterolo è alto, ci sono due cose che probabilmente ti sentirai dire:
1. prendi un farmaco a base di statine che abbassi il colesterolo e
2. non mangiare grassi saturi.
Se è vero che i farmaci a base di statine abbassano il colesterolo con grande efficacia, il demonio responsabile degli attacchi di cuore non è il colesterolo. Anche una ricerca del MIT, Massachusetts Institute of Technology, chiarisce che non c’è un solo studio scientifico che dimostri che le statine abbiano migliorato la mortalità qualsiasi ne fosse la causa. Detto in altre parole: non prolungano la vita, non più di quanto si sarebbe prolungata senza prenderle. In verità, invece di prolungare la vita, contribuiscono al deterioramento della qualità della tua vita: distruggono i muscoli, danneggiano fegato, reni e funzionalità cardiaca. Il modo migliore per ottimizzare i tuoi livelli di colesterolo e la salute del tuo cuore è collegato al tuo stile di vita: mangiare cibi con pochissimi grassi industriali, evitare grassi vegetali sottoposti ad elaborati processi industriali ed olii caricati di grassi tossici quali gli omega-6.
 
5. Depressione Ancora una volta, la cosa più probabile è che te ne uscirai dallo studio del tuo medico con la ricetta per un farmaco che sarà più pericoloso del problema in sé [ammesso che tu ce l’avessi, ndt]. Ogni anno vengono compilate 230.000.000 ricette per antidepressivi [nella sola America], il che la rende il farmaco più prescritto degli USA. L’industria psichiatrica stessa è un affare da 330.000.000.000 di dollari; non male per un’industria che fornisce ben pochi risultati...
Nonostante tutte queste ricette, gli Americani depressi sono più di 1 su 20. L’80% di tali depressi dice di patire un qualche tipo di calo di prestazione; il 27% lamenta di essere in condizioni tali per cui gli è estremamente difficile essere all’altezza dei normali compiti quotidiani, tipo lo svolgere il proprio lavoro o stare insieme agli altri.
Il numero di consumatori di farmaci antidepressivi – la risposta medica alla depressione – è raddoppiato in un solo decennio, passando dai 13.300.000 di Americani del 1996 ai 27.000.000 del 2005.
Ma se questi farmaci sono prescritti così diffusamente, come mai i risultati sono così scadenti?
Perchè non mirano alle cause alle cause. La ricerca ha confermato che i farmaci antidepressivi non sono più efficaci di semplici pillole di zucchero. Anzi, alcune ricerche hanno evidenziato che semplici pillole di zucchero possono produrre risultati anche MIGLIORI di quelli degli antidepressivi! Penso che il motivo di un tale sorprendente risultato sia da ascrivere al fatto che entrambi i tipi di pillole funzionano per effetto placebo; ma le pillole di solo zucchero hanno molti meno effetti collaterali dannosi.
Molti dimenticano che gli antidepressivi conducono a moltissimi effetti collaterali, alcuni dei quali mortali. Ogni anno, nella sola America, tentano il suicidio almeno 750.000 persone, ed in circa 30.000 ci riescono.
Assumere dunque un farmaco che non toglie i sintomi e che di fatto può aumentare il rischio che tu ti uccida... non sembra proprio una gran scelta. Inoltre, siccome la maggior parte della cura si incentra sul farmaco, vengono completamente ignorate molte tecniche sicure, naturali e CHE FUNZIONANO, quali: attività fisica, EFT, vitamina D ed un’accurata alimentazione.
 
6. Ipertensione La definizione di pressione sanguigna alta [ipertensione], si è di molto allargata nel 2003, in modo da permettere alle case farmaceutiche di poter vendere farmaci pieni zeppi di effetti collaterali ad un buon 45.000.000 di persone in più. Dato che il Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure – all’interno di un gigantesco giro di collusione con l’industria farmaceutica – ha deciso che dei valori di fatto relativamente bassi di pressione sanguigna erano diventati dei fattori di rischio cardiaco, di colpo – milioni di persone ed altri milioni a venire – si sono ritrovate etichettate come anormali e bisognose di trattamento per una diagnosi che non sarebbe mai esistita se quel comitato scientifico non si fosse mai riunito.
Un’alta pressione sanguigna che non viene curata è sicuramente una cosa seria e può di fatto portare a disturbi cardiaci ed aumenta il tuo rischio di infarto. Ma la buona notizia è che seguendo un buon programma alimentare – insieme ad attività fisica e ad un programma di tecniche di riduzione dello stress – la maggior parte delle persone normalizza la propria pressione sanguigna senza ulteriori conseguenze.
 
7. Il test PSA per il tumore alla prostata Di fatto questo test rivela ben poco ed un test positivo farlocco porterà senza dubbio ad una rapida biopsia della prostata con la certezza di un rischio di infezioni. Il test PSA (antigene specifico per la prostata), analizza il tuo sangue alla ricerca dell’antigene (PSA) specifico, una sostanza prodotta dalla tua prostata. Quando si riscontrano livelli superiori alla norma, si ritiene sia presente un tumore. Comunque stiano le cose, un test PSA non ha praticamente il minimo impatto sul tasso di mortalità da tumore alla prostata. Non per niente la U.S. Preventive Services Task Force presto raccomanderà che gli uomini non seguano programmi di controllo PAS della prostata.
Oggigiorno, molti esperti concordano che il test PSA è nel migliore dei casi inattendibile e nel peggiore assolutamente inutile per una corretta diagnosi del tumore alla prostata. In molti poi concordano che conduca a falsi positivi ed a trattamenti antitumorali inutili e dannosi. Non diversamente dalla mammografia, il test PSA è diventato una nuova abitudine medica. Il tasso di falsi positivi è alto, ed una quantità di danni non è che la conseguenza dei trattamenti non necessari.
Quello che può avere un grande impatto sulla salute della vostra prostata è la dieta che può prevenire il suo ingrossamento ed il tumore. Ma troppi medici non si curano di questi aspetti.
La dieta deve essere il più possibile organica cioè di cibi naturali, non manipolati industrialmente che comprenda in quantità illimitata verdure fresche ed aromi freschi. Limitate il più possibile gli zuccheri – glucosio e fruttosio – ed i cereali, in modo da mantenere livelli ottimali di insulina, il che riduce in generale il rischio di tumore. Carni trattate o grigliate, latte e derivati pastorizzati industrialmente e derivati dei grassi sintetici non fanno che aumentare il rischio di tumori alla prostata, e vanno evitati.
 
8. Consigli dietetici inappropriati e malsani Molti medici non hanno la minima idea di come sia fatta una dieta sana. Ne consegue che consigliano delle catastrofi alimentari quali i dolcificanti artificiali, oli vegetali al posto del burro, prodotti latteo-caseari privi di grassi e pastorizzati. Molti non vi diranno nemmeno quali cibi potete mangiare per migliorare la vostra salute.
 
9. Le ricette mediche ti possono uccidere e non prendono di mira la causa del problema Una ricetta medica solitamente non è che un cerotto che non viene nemmeno appiccicato vicino alla causa del problema. Molti farmaci sono poi solo pericolosi. Un’analisi di dati condotta l’anno scorso dagli U.S. Centers for Disease Control (CDC), ha rivelato che negli Stati Uniti le morti conseguenti a ricette prescritte correttamente ora superano in numero quelle da incidenti stradali! Quando poi si aggiunge il numero delle morti derivanti da altre pratiche mediche – pronti soccorso ed interventi chirurgici, per esempio – ecco che il moderno sistema sanitario americano diventa la prima causa di morte e danni fisici in America. Ed era il 2003.
Nel 2010, un’analisi pubblicata sul New England Journal of Medicine rivelava che, nonostante ci fossero stati negli ultimi anni degli sforzi volti a migliorare la sicurezza per i malati, il sistema sanitario nel complesso non era cambiato per nulla.
Un esempio per tutti: la pillola contraccettiva Yaz and Yasmin – che è stata appoggiata dal comitato consulente della FDA (Food and Drug Administration), contiene una sostanza denominata drospirenone che rende le donne che l’assumono 7 volte più a rischio di tromboembolia, cioè di un’ostruzione dei vasi sanguigni che può portare ad una trombosi venosa profonda, embolia polmonare, attacchi di cuore e morte. Perchè la FDA ha approvato un farmaco così pericoloso?
È saltato fuori che almeno 4 componenti del comitato di consulenti o avevano lavorato per le case farmaceutiche produttrici o loro subappaltatori, oppure avevano ricevuto da queste finanziamenti per la ricerca.
Stando alla Alliance for Natural Health:«Ognuno dei 4 membri che avevano ricevuto denaro dalla casa produttrice della pillola ha votato a favore. Degno di nota è che la votazione che ha deciso se i benefici della pillola superassero i danni da essa causati è stata a favore della pillola per 4 voti. È poi grottesco che, mentre la FDA ha permesso di votare ai 4 coinvolti con case che producevano il drospirenone, l’istituto lo ha impedito a Sidney M. Wolfe argomentando che, sulla base di dati raccolti per anni, aveva raccomandato ai suoi lettori di non assumere la pillola Yaz».
 
10. Forse il tuo medico non ti dice nemmeno la verità Un’indagine telefonica condotta negli Stati Uniti ha rivelato che il 79% degli Americani si fida del proprio medico. Ma una recente indagine su 1.900 medici ha rivelato che alcuni non sono sempre chiari od onesti con i propri pazienti. Per dirla in modo delicato, i risultati del sondaggio sono un tantino sconvolgenti:
• il 33% dei medici non è completamente d’accordo nell’ammettere con i pazienti propri errori, anche se gravi;
• il 20% non è completamente d’accordo sul fatto che un medico non dovrebbe mai dire al paziente una cosa non vera;
• un sorprendente 40% ritiene che di dovrebbero tenere nascosti ai pazienti i legami finanziari con le industrie farmaceutiche e produttrici di apparecchiature;
• il 10% ammette di aver detto ai propri pazienti qualcosa di non vero durante lo scorso anno.
Quando ci sono da prendere delle decisioni inerenti alla salute, è certo che valga la pena sentire il proprio medico – dopo tutto è pagato per questo. Fortunatamente hai scelto un sistema sanitario che sulla salute la pensa come te e sulla cui esperienza si può contare. Ma ricordati: quando devi prendere una decisione che riguarda la tua salute, devi essere l’avvocato di te stesso: prima di accettare un’esame, delle procedure o delle cure, è importante che tu ponga tutte le domande perché è una tua decisione anche quella di optare per meno trattamenti medici e più metodi naturali per guarire il tuo corpo.
Da ultimo, più ti fai carico in prima persona della tua salute – per esempio prendendoti cura dell’alimentazione per prevenire le malattie – meno avrai bisogno di contare sugli assistenti sanitari forniti dal sistema sanitario. Se segui con cura alcuni principi base – cose semplici come un po’ di esercizio fisico, mangiare cibi integrali, dormire a sufficienza, prendere del sole, ridurre lo stress e coltivare relazioni personali – ridurrai drasticamente il bisogno di cure mediche convenzionali, che di per sé ridurrà oltretutto le possibilità di patire conseguenze per effetti collaterali non previsti.
Ma nel caso tu necessiti di cure mediche, cerca un professionista che ti aiuti a raggiungere un vero star bene e che ti aiuti a scoprire e comprendere le cause più profonde del tuo star male... ed a mettere a punto, per te ,un programma di cure completo e su misura – per esempio di tipo olistico.
 
Dottor Mercola
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita
Tratto da: http://www.disinformazione.it/10_ragioni_per_evitare_il_medico.htm

domenica 6 novembre 2016

Giornata nazionale per la Cura Naturale del Diabete - 13 Novembre 2016 - Rimini



Il diabete, insieme a cancro e disturbi cardiovascolari, è la principale pandemia del nostro tempo, che colpisce milioni di italiani, fin da piccoli.
Il Dr. Neal Barnard, uno dei massimi esperti mondiali della cura e della guarigione del diabete, verrà in Italia appositamente per esporre i risultati ottenuti.
Oggi abbiamo la certezza che il diabete di tipo 2 (oltre il 90%) può essere curato e guarito in poche settimane o mesi, in maniera naturale, senza farmaci chimici OGM e senza operazioni chirurgiche.
Il diabete è una malattia cronica causata da un difetto nella produzione o nell'azione dell'insulina. Il diabete mellito di tipo 1 riguarda il 10% dei malati e in questo caso il pancreas non produce insulina. Nel diabete di tipo 1 si parla di insulino-dipendenza. Il diabete mellito di tipo 2 è la forma più comune di diabete e rappresenta oltre il 90% dei casi.
 
Guarire si può!
Scopri come


Che cosa è il diabete?
Il diabete è una malattia cronica causata da un difetto nella produzione o nell'azione dell'insulina.
Il diabete mellito di tipo 1 riguarda il 10% dei malati e in questo caso il pancreas non produce insulina. Nel diabete di tipo 1 si parla di "insulino-dipendenza".
Il diabete mellito di tipo 2 è la forma più comune di diabete e rappresenta oltre il 90% dei casi.
L'eccesso di proteine animali, zuccheri, carboidrati raffinati e altri alimenti e bevande "spazzatura" stimola la produzione di molta insulina da parte del pancreas, fino a tre volte e più della norma, ma l'organismo non è più in grado di assorbirla e si sviluppa l' "insulino resistenza".
 
Diabete e Alzheimer
Il diabete e la demenza senile sono strettamente collegati, al punto che alcuni autori e ricercatori definiscono l'Alzheimer come il diabete 3!
 
L'insulina farmaceutica peggiora le cose?
Secondo il Dr. Fung somministrare insulina a un malato di Diabete di tipo 2 è come somministrare alcool a un alcoolizzato.
Come mette ben in evidenza il Dr. Jason Fung, il problema da risolvere nel diabete di tipo 2 non è tanto il livello glicemico del sangue quanto l'insulina-resistenza che si sviluppa. Con la somministrazione dei farmaci in una prima fase e poi dell'insulina farmaceutica successivamente, si ottengono per pochi mesi dei modesti miglioramenti che presto si esauriscono.
Con il passare del tempo si rendono necessarie dosi di insulina crescenti, e le condizioni di salute del malato si cronicizzano fino ad apparire irrimediabilmente peggiorate e senza speranza di recupero. Ma non è così!
 
Farmaco o droga?
L'insulina artificiale farmaceutica è l'equivalente di una droga: crea dipendenza, non risolve il diabete, non lo cura, non lo guarisce, tiene basso l'indice glicemico in maniera artificiale e, dopo un miglioramento che dura pochi mesi, si rendono necessarie dosi sempre più alte.
Ma l'insulina e i farmaci di sintesi chimica OGM possono davvero curare il diabete? Oppure si limitano ad abbassare artificialmente il livello glicemico del sangue, ma non intervengono sulle cause del diabete, che continua a progredire anno dopo anno?
 
Siamo ancora fermi a a cent'anni fa?
Se guardiamo il mondo come era nel 1920 si ha l'impressione di tornare indietro nel tempo. Per questo è sorprendente che per la cura del diabete, così come di altre malattie, siamo rimasti fermi a quell'epoca lontana.
Lo sapevi che la cura del diabete è ancora ferma a un secolo fa, quando nel 1922 i premi Nobel Frederick Banting e John Macleod normalizzano i livelli glicemici di un cane diabetico con un estratto pancreatico acqueo. Per decenni è stata utilizzata come "cura" l'insulina prodotta dai maiali, con gravi effetti collaterali. Questi prodotti sono meno efficaci, più pericolosi e molto più cari dei precedenti, ma le industrie produttrici hanno manipolato studi e ricerche.
I risultati scientifici confermano l'importanza della dieta: la dieta vegetariana riduce fino al 34% il rischio di diabete 2.

 
La giornata nazionale per la
prevenzione e la cura naturale del
diabete nasce per realizzare insieme
un desiderio e una speranza
 
Cosa hanno scritto
"...il problema fondamentale del diabete di tipo 2 sembra essere l'accumulo di piccole quantità di grasso all'interno delle cellule muscolari, che rende difficile all'insulina svolgere il proprio compito, bloccandone il cosiddetto segnale. Ossia, esse interferiscono con il processo attraverso il quale l'insulina apre la membrana della cellula per far entrare il glucosio"
- Neal Barnard, Curare il diabete senza farmaci, Sonda

"Il trattamento del diabete con i farmaci dà ai pazienti un falso senso di sicurezza perché pensano erroneamente che se i loro livelli di glucosio sono in qualche modo sotto controllo significa che essi sono in buona salute. L'insulina è un farmaco pericoloso per i diabetici di tipo 2. Ci sono persone in sovrappeso che la utilizzano, ma ciò porta ad un ulteriore aumento di peso e accelera il diabete. Si dà il via ad un circolo vizioso che porta i pazienti ad avere bisogno di sempre più insulina a mano a mano che ingrassano"
- Joel Fuhrman, Mangiare per vivere - Eat to Live, Macro Edizioni
"Fortunatamente, una dieta vegetale, seguita con coerenza per almeno alcune settimane, riesce a invertire la rotta, a disintossicare l'organismo e a rimettere in moto il metabolismo, anche quello insulinico. Persino i diabetici di tipo 1 ne traggono notevoli vantaggi e possono ridurre gradualmente i dosaggi dei farmaci"
- Gudrun Dalla Via, Guarire e prevenire il diabete con metodi naturali, Macro Edizioni

IN QUESTO SEMINARIO RICEVERAI:
Informazioni importanti e sicure, aggiornatissime e verificate scientificamente, con cui otterrai grandi benefici per la tua salute. È ormai certo che si può migliorare e guarire facilmente dal diabete di tipo 2, quello più diffuso (90% delle diagnosi di diabete), e avere miglioramenti e maggiori possibilità di guarigione da quello di tipo 1. Gli interventi degli esperti che parteciperanno e le testimonianze di coloro che sono guariti, metteranno in evidenza lo stretto legame tra quanto e cosa si mangia e la gravità dei nostri disturbi, dal sovrappeso all'obesità.

Relatori della giornata


NEAL D. BARNARD
 
È uno dei più grandi esperti al mondo sul diabete. È il presidente della Physicians Committee for Responsible Medicine e professore di medicina alla George Washington University.
Barnard ha condotto numerose ricerche che studiano gli effetti della dieta sul diabete, sul peso corporeo e il dolore cronico, compreso uno studio innovativo di interventi dietetici nel diabete di tipo 2 finanziati dal National Institutes of Health.
È autore di oltre 70 pubblicazioni scientifiche e 15 libri, tra cui Supercibi per la mente (Sonda, 2013) e Curare il diabete senza farmaci (Sonda, 2015). Nel 2014 ha ricevuto il premio internazionale Empty Cages per il suo impegno nei confronti degli animali e dell'ambiente.
Nel suo libro Curare il diabete senza farmaci cerca di sfatare una teoria consolidata secondo la quale si pensa che il diabete sia una malattia improvvisa e irreversibile, basata sulla convinzione medica che il processo di creazione di insulina ad un certo punto diventi cosi disfunzionale da non potere essere più invertita. Se parliamo però di diabete di tipo 2 questa cosa parrebbe non essere vera, e il libro pagina dopo pagina la confuta (sulla base di esperimenti scientifici) Seguendo l'alimentazione del dottor Neal Barnard, si riescono a controllare gli zuccheri tre volte meglio che con un programma classico per diabeti. I pasti resteranno regolari e con la stessa cadenza, ma dovranno essere
preparati secondo la ripartizione dei 4 Nuovi Gruppi di Cibi: verdura, frutta, cereali integrali e legumi.
Ecco quali possono essere i benefici di questo nuovo regime alimentare: – meno farmaci per il controllo del diabete – riduzione delle complicazioni del diabete – perdita di peso, abbassamento del colesterolo e della pressione del sangue.

 
*******

FRANCESCO OLIVIERO
 
 
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Firenze e specialista in Psichiatria e in Pneumologia.
Dal 1989 ha cominciato il percorso della Medicina Non Convenzionale (MNC), occupandosi di Omeopatia, Omotossicologia, Agopuntura, Elettroagopuntura secondo VOLL, Medicina Tradizionale Cinese, Medicina Bioenergetica,
Medicina Quantistica.
Oliviero considera la cosiddetta "medicina alternativa" la base della vera Ars Medica, una conoscenza fondamentale per ogni medico che voglia fare il bene del proprio paziente.
«La malattia – sostiene Oliviero - è il "grido dell'Anima", che ci segnala che i propri bisogni e desideri non sono più in risonanza con le esigenze della mente egoica, il servomeccanismo che ci permette di sopravvivere
nella nostra realtà spazio-temporale. In questo caso si verifica un messaggio nel corpo, che chiamiamo sintomo e poi malattia».


 
*******
 
GABRIEL COUSENS (Intervento video)

Il Dott. Cousens ricopre molti ruoli: medico olistico, omeopata, psichiatra, terapeuta della famiglia, esperto ayurvedico ed erborista cinese. È un leader mondiale nello studio e nella ricerca del diabete, un leader ecologico, maestro spirituale, fondatore e direttore della Fondazione Albero della Vita (Tree of Life Center US). Inoltre è autore di successo di Curare il diabete in 21 giorni.
È considerato uno dei più importanti live-alimentari, medici vegan, medici olistici e l'esperto mondiale sulla nutrizione spirituale.
Il Dott. Cousens è anche riconosciuto come "il guru del digiuno ed esperto di disintossicazione" dal New York Times.
Il Dott. Cousens ha insegnato in 40 paesi del mondo e ha parlato del trattamento del diabete e del tema della prevenzione nelle scuole di medicina in molti di questi paesi.
 
 
*******
 
MARCELLO PAMIO
 
Naturologo, insegna Nutrizione Superiore in alcune scuole di naturopatia ed è autore di diversi libri su salute e benessere, tra cui "Diabete e Cancro spa". Cofondatore dell'Associazione "Oltre il diabete".
Dal 1999 gestisce il sito Disinformazione.it
 
*******

GUDRUN DALLA VIA
 
È un'autrice affermata, specializzata nel campo delle terapie naturali e delle medicine dolci. È docente di dietoterapia naturale in diverse scuole di naturopatia.
I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue e sono diffusi in tutto il mondo.


*******


DOMENICO BATTAGLIA
 
 
Laureato in Medicina e Chirurgia, Specialista in Urologia e Andrologia. Master Internazionale di I livello in Alimentazione e dietetica Vegetariana. Collabora con l'associazione "Oltre il Diabete".
Applica un approccio alimentare a base vegetale naturale ed integrale a patologie cronico-degenerative. Ritiene che una medicina moderna ed efficace, debba guardare all'uomo nella sua interezza andando ad incidere sulle cause piuttosto che sui sintomi.
Insegnante di Meditazione Trascendentale. Grazie a percorsi di consapevolezza ed integrazione della personalità ha appreso strumenti per meglio decifrare e comprendere percorsi interiori quanto esteriori.


*******

JOEL FUHRMAN (Intervento video)
 
Il Dott. Fuhrman dedica la sua vita alla ricerca nutrizionale lavorando con i ricercatori nutrizionali di tutto il mondo. La sua esperienza comprende 25 anni di esperienza di cura per più di 10.000 pazienti con gravi condizioni di salute e, nella maggior parte dei casi, per facilitare il loro recupero tramite metodi nutrizionali.
I suoi libri più
famosi sono Eat to live - La dieta FuhrmanLa fine del diabete di prossima pubblicazione sono una valutazione senza compromessi che offre il gold standard di eccellenza nutrizionale per favorire il maggiore potenziale per la prevenzione delle malattie e cercare così di estendere la durata della vita umana.

*******

ROBERTO ANTONIO BIANCHI
 
È uno specialista in Igiene e Medicina Preventiva e in Medicina del Lavoro. È anche un nutrizionista e specialista in cure naturali. I suoi principi fondamentali per una longevità in salute sono l'Alimentazione, la Respirazione, il Movimento e la Postura. Dirige la clinica Casa Salute a Cremona.
 
*******

Programma della giornata


  • ore 8.00 - 9.30 | Registrazione dei partecipanti 
  • ore 9.30 - 10.00 | Introduzione Associazione "Oltre il diabete"
  • ore 10.00 - 10.45 | Gudrun Dalla Via, Guarire e prevenire il diabete con metodi naturali
  • ore 10.45 - 11.15 | Pausa (con video in sala)
  • ore 11.15 - 12.00 | Neal D. Barnard
  • ore 12.00 - 12.45 | Francesco Oliviero
  • ore 12.45 - 14.15 | Pausa pranzo
  • ore 14.15 - 15.00 | Intervento di Domenico Battaglia e altre testimonianze
  • ore 14.45 - 15.45 | Marcello Pamio
  • ore 15.45 - 16.15 | Pausa (con video in sala)
  • ore 16.15 - 17.00 | Neal D. Barnard
  • ore 17.00 - 18.00 | Video interviste di medici – testimonianze di guarigione
  • ore 18.00 - 18.30 | Conclusioni

Struttura del corso


Il convegno si svolgerà Domenica 13 Novembre 2016 dalle 9:30 alle 19:00 circa presso il Palacongressi di Rimini nella Sala del Tempio (Piano Terra).

Location dell'evento


Location dell'evento il Palacongressi di Rimini,  la più grande struttura per l'organizzazione di congressi del nostro Paese, unica per originalità strutturale, dotazioni tecnologicheottima dotazione di parcheggi interrati e forte attenzione per l'ambiente.



sabato 5 novembre 2016

I Sapori Veri ed il "cibo" artefatto.


Da piccolo ricordo che mi piaceva molto il tonno in scatola, quello inscatolato industriale intendo, la cosa strana e particolare però e che non gradivo affatto il tonno artigianale, perché sapeva troppo di pesce (!)

Ma vi rendete conto ? Cos’è che ci piace di certi “alimenti” ? Il condimento ed il metodo di conservazione ?

Quando mi vengono decantate la bontà ed il gusto di determinati “alimenti” mi torna sempre in mente quest’articolo “L’Uomo è onnivoro o condivoro?

… ma ci pensate cosa sarebbero i formaggi ed i salumi senza il sale? A volte mi chiedo se mettendo tanto sale ed altre spezie se anche il cartone non fosse “tanto buono” … credo proprio di si :-D

… ma non sono solo i condimenti ovviamente, servono anche apposite tecniche di conservazione … pensate alla tostatura ed alla salamoia … il sapore degli arachidi non tostati e ben diverso da quello tostati e salati … ed inoltre avete mai assaggiato un lupino (o anche un oliva) senza che sia stato in salamoia? Vi assicuro che il sapore è molto diverso …

Questo ci dovrebbe far pensare a quali sono i cibi naturalmente adatti a noi e quali ci siamo abituati a mangiare, tramite tecniche di conservazione, cottura e condimenti che non fanno altro che impoverire e privare  l’alimento di ogni sostanza nutritiva.

Molte persone oggi giorno quando parlano di cibo buono e  gustoso,  intendono semplicemente cibo industrializzato e finto capace di ingannare molto bene i sensi e magari creare dipendenza. In questo modo si arriva a perdere completamente di vista la naturalità dei cibi ed i veri sapori semplici e gustosi appaiono scialbi quando vengono paragonati con i cibi artefatti ed iperconditi di cui si è “drogati”.

Occorre poi un bel po’ di tempo per disintossicarsi e ripulire le proprie papille gustative e gli altri sensi per poter tornare a sentire ed apprezzare i veri sapori del cibo naturale, ma è possibile tornare ad assaporare con gusto il vero cibo e quando ciò accade, vi assicuro che non si torna più indietro, anzi quello che prima consideravamo “cibo gustoso” ci creerà quasi la nausea.

Provare per credere.

Felice Vita

Salvatore

 

Carenze di un bambino


Storia di un bambino anemico
io da piccolo
Questa che vi racconto oggi non è una storia sentita da qualcuno, né qualcosa di accaduto recentemente, ma è tremendamente attuale.

Questo di oggi è qualcosa che è capitato a me da bambino e che recentemente mi è tornata in mente.

Non ricordo se avevo sintomi o se la cosa è venuta fuori in seguito ad analisi periodiche “casuali”, so solo che all’età di 7-8 anni circa mi è stata riscontrata questa forte carenza di ferro, una anemia da subito trattata con rimedi della medicina tradizionale, medicinali unito all’aumento di carne rossa di cavallo e pillole di olio di fedato di merluzzo.

Nonostante però l’aumento di assunzione di ferro, le cose non accennavano a migliorare e la carenza rimaneva sempre molto marcata. Come mai?

Qualche dottore arrivò anche ad ipotizzare, vista che non ci fosse risposta alla “cura”, che si trattasse addirittura di Anemia mediterranea nonostante non ci fosse familiarità con tale patologia.

Dopo numerosi tentativi di venirne a capo i miei genitori decisero di portarmi da uno specialista il quale dopo aver visto le analisi ed ascoltata la mia storia, chiese (tra lo stupore generale) se io andassi regolarmente in bagno.

“Cosa potrà centrarci questo con l’anemia” mi chiesi allora, ma ora so benissimo cosa può centrarci …

Ovviamente non andavo regolarmente in bagno, anzi trattenevo molto più del dovuto le mie evacuazioni e questo intasamento dell’intestino portava ad uno scarsissimo assorbimento del ferro per quanto ne potessi assumere in abbondanza.

Quindi regolarizzando l'intestino, si risolse il mio problema dell'anemia. 

Negli anni ho conosciuto altre persone carenti di ferro a causa di mancata assimilazione (e non di scarsa assunzione come si pensa solitamente) dovuta per esempio all’eccesso di latticini che "incollano" i villi intestinali o al caffè ed altre sostanze che inibiscono o rendono più difficoltosa  l’assimilazione del ferro.

Quasi nessuno in occidente è carente di ferro o di altri nutrienti fondamentali a causa della scarsa assunzione, quasi sempre le carenze sono dovute alla scarsa o mancata assimilazione a causa di altri fattori.

In pratica secondo la visione dell’igiene naturale (con cui concordo pienamente) ogni carenza (ed ogni altro disturbo) è sempre dovuta alla tossiemia, ovvero un accumulo di tossine oltre il limite di tolleranza dovute alla scarsa funzionalità di uno o più dei nostri organi emuntori e/o ad un indebolimento generale dovuto ad un non ottimale stile di vita (maggiori info sulla tossiemia qui o qui).

Felice Vita Sana e Consapevole

Salvatore

lunedì 3 ottobre 2016

Qualche informazione sull’Anemia.

Ecco qui di seguito una raccolta di articoli ed informazioni sull’Anemia, sulle sue cause  e sulle possibili soluzioni, Buona Lettura.
 
L’ ANEMIA secondo la Metamedicina
L'Anemia è la diminuzione del numero dei globuli rossi contenuti nel sangue rispetto alla normale quantità presente in condizioni di buona salute. Il loro ruolo è essenzialmente quello di assicurare la respirazione dei tessuti mediante l’apporto di ossigeno. I sintomi dell’anemia sono il pallore della pelle e delle mucose, stanchezza, difficoltà respiratorie e palpitazioni al minimo sforzo.
L’anemia è spesso legata a un sentimento di solitudine o a una mancanza di interesse per la vita.
Mi sento incompreso o solo in mezzo agli altri?
Ho così poca voglia di vivere?
Anemia ferropriva: carenza di ferro, componente essenziale dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi. Il ferro rappresenta la forza mentre il sangue corrisponde alla vita.
Mi dico spesso «Non ho la forza di continuare…» oppure «Non ho più la forza!»?
Ho la sensazione di non riuscire ad affrontare tutte le difficoltà che incontro nella vita?
*******
Guarisce da anemia con dieta
*******
L’ ANEMIA secondo l’igiene naturale
 
ANEMIA, PROBLEMA DI FERRO-ASSIMILAZIONE PIÙ CHE DI FERRO-PRESENZA

(Estratti dal testo Alimentazione Naturale di Valdo Vaccaro)

COS'È L'ANEMIA

Il termine anemia deriva dal greco anaimìa (an = senza, hàima = sangue), letteralmente significa senza sangue, quindi pallore, carenza di appetito, debolezza, fiacchezza, indebolimento, spossatezza, oppure anche freddo alle mani e ai piedi per anemia locale periferica causata da congestione sanguigna in zona intestinale. Anemia uguale ridotta quantità di globuli rossi, ridotta quantità di emoglobina Hb (meno di 13 grammi/dL maschi, meno di 12/dL donne), e ridotta capacità di trasportare l'ossigeno alle cellule da parte del sangue. Cosa dunque non grave ma gravissima, vista la necessità assoluta e vitale delle cellule di essere ossigenate e di non morire di soffocamento.L’anemia può essere definita come l’insufficienza funzionale del sistema di trasporto di ossigeno ai tessuti per riduzione assoluta dell'emoglobina e dell'ematocrito rispetto ai valori normali (l'ematocrito è la percentuale volumetrica di globuli rossi nel sangue).

EMOGLOBINA, GLOBULI ROSSI ED OSSIGENAZIONE CELLULARE

Come sappiamo il sangue, spinto dal cuore, scorre nelle arterie che lo portano ai tessuti e da qui nelle vene che lo riconvogliano al cuore. Esso è costituito da una parte liquida, il plasma, e da una parte più corposa, formata nella quasi totalità dai globuli rossi o eritrociti o cellule rosse. È noto anche che tra le varie funzioni del sangue la principale è il trasporto di ossigeno dai polmoni, dove viene sottratto all'aria, fino ai tessuti, dove viene consumato dalle cellule durante i processi vitali che in essi si svolgono. In particolare, serve ai mitocondri, micro-forni intra-cellulari per fabbricare calorie. Questo trasporto è attuato dall'emoglobina, una sostanza contenuta nei globuli rossi, ed è appunto, la diminuzione di questa che noi definiamo col termine di anemia.

PERCHÈ L'ANEMIA?

Da cosa dipende l'anemia? Da cosa dipende la caduta del tasso di emoglobina circolante nel sangue? Dipende spesso dalla presenza di altre malattie e di alterazioni funzionali del sistema, da malattie critiche pregresse, da incapacità assimilative (caseina e glutine nell'alimentazione), oppure anche da carenza di ferro-assimilazione, più che di ferro-presenza. Quali sono le sostanze fondamentali al midollo per produrre globuli rossi? Serve materiale vivo e magnetizzato. Servono vitamine naturali cariche della loro acqua biologica enzimizzata, vitamine del gruppo B, incluso tiamina B1 e folati B-9, vitamina-C, vitamina-E, e servono minerali organicati ed assimilabili, come rame, cobalto, manganese, magnesio e ferro. Ferro che si trova nelle bietole, carote, spinaci, ortiche e crescione. Per gli enti sanitari, il ferro va cercato nel fegato, nelle carni bianche e rosse e nel pesce, e questo la dice lunga sulla preparazione e sulla ideologia alimentare della cosiddetta scienza medica.

IL FERRO E GLI INTEGRATORI

Se ne parla a proposito e a sproposito, di questo ferro, e se ne parla troppo, in tutti i luoghi e in tutte le lingue, dato che la materia farmaco-alimentare-sanitaria è quella più assoggettata alla globalizzazione e al monopolio culturale del carrozzone di interessi che sta dietro l’intero fenomeno. Cercheremo dunque di smascherare chi gioca a carte false nel settore dell’educazione alimentare e sanitaria mondiale. In mezzo a tante bibbie corrotte dalla venalità e falcidiate dall’impreparazione, ci deve essere spazio per posizioni responsabili, trasparenti, verificabili, scientifiche.

COMPOSTI FERRICI E COMPOSTI FERROSI A CONFRONTO NELLA IMPECCABILE DIETA CRUDISTA VEGETARIANA

Il ferro gioca un ruolo fondamentale nella molecola di emoglobina dei globuli rossi. Partecipa alla produzione e al metabolismo dell’energia e alla sintesi del Dna tramite numerosi enzimi chiave. Il fabbisogno di ferro è consistente. La sua carenza provoca anemia, una patologia in cui il sangue è carente di globuli rossi. L’opinione dei produttori di carne è che il ferro eme, di origine animale, o quello della bistecca al sangue tanto per intenderci, venga assorbito meglio rispetto al ferro non-eme dei vegetali e della frutta.

QUELLO CHE CONTA È IL GRADO DI ASSIMILAZIONE

Trattasi però di una delle tante eclatanti menzogne commerciali, identica a quella sulle proteine nobili. Una maggiore concentrazione di sostanza specifica non riveste alcun significato positivo. La cosa che conta davvero è l’indice di assimilabilità, il grado di equilibrio e di completezza nutrizionale del cibo. Tutti i vegetali e la frutta, proprio per il fatto che sono vivi e integri e diluiti nella loro dotazione di acqua biologica, vengono graditi ed assimilati al meglio dall’organismo, senza controindicazioni e sballi. L’effetto sberla di una bistecca cruda al sangue può benissimo essere visto e confuso come una iniezione concentrata di ferro, ma si tratta in realtà di una sovra-stimolazione, e non di una reale migliore assimilazione. Talvolta poi nello stesso paziente si sviluppa la convinzione psicologica e l’effetto placebo. In ogni caso la bistecca cruda diventerà una necessità di carattere quasi dopante, e sarà come bere qualche tazzina di caffè, col risultato di sollievi immediati confusi per assimilazioni, e invecchiamento intensificato associato a decrepitezza aggiuntiva, che poi è l’effetto tipico collaterale di ogni tipo di carne.

DOVE TROVARE IL FERRO NELLE FORME NATURALI

Il ferro si trova abbondante nei semi di zucca (dove c’è anche molto zinco), nei cereali integrali, nel germe di tutti i grani. Girasole, miglio, noci, mandorle, anacardi, uvetta, topinambur, tarassaco, datteri, carciofi, mirtilli, prugne secche, rappresentano pure ottime fonti del prezioso minerale. Altro dettaglio importante è che negli alimenti il ferro è contenuto in forma ferrica, e per poter essere digerito, deve essere prima trasformato in forma ferrosa. Questa conversione chimica avviene grazie alla vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni, prugne, spinaci, banane, ananas, fragole, rape, ecc.), fermi restando gli ulteriori requisiti di organicità del ferro, che porta sempre a dover optare per l’alimentazione crudista, visto che il ferro organico, sottoposto a cottura assieme al cibo che lo contiene, si trasforma in ferro inorganico non assimilabile, e dunque in una immondizia, in una scoria in più da mandar fuori.

IMPOSSIBILE ANDARE IN CARENZA CON UNA DIETA CRUDISTA TENDENZIALE

Il consumo, o se vogliamo la perdita media di ferro, è di 1 milli-grammo al giorno per i maschi. Per le donne la quota varia da 0,5 a 2 mg/giorno, mentre in gravidanza e durante le mestruazioni la dispersione può salire a 7,5 mg/giorno. Non si tratta comunque di una enormità, visto che, con ogni dieta minimamente accorta e logica (includente frutta e verdura allo stato naturale), si ingeriscono tra i 15 e i 25 mg/giorno di ferro. Occorre però considerare che, spesso, solo il 20% del ferro immesso viene poi regolarmente assorbito.

LE SOSTANZE FERRO-DISTRUTTIVE

Ci sono persone sprovvedute e irresponsabili le quali, fumando, si caricano di inquinanti e di radicali liberi, e dissipano in tal modo molta vitamina C, compromettendo l’assimilazione del ferro. Altre che prendono aspirina, farmaco particolarmente antitetico al metabolismo del ferro. È dimostrato come i consumatori di aspirina tendano inevitabilmente all’anemia e alle emorragie. Eppure milioni di tonnellate di aspirina vengono prescritti e consumati ogni giorno in questi ultimi decenni, e la corsa all’aspirina dura ormai da 200 anni. Tracce di aspirina si trovano in quasi tutti i neonati negli Stati Uniti. Anche l’uso di tranquillanti, di analgesici e antidolorifici, compromette l’assimilazione del ferro. Persino i dosaggi eccessivi di vitamine (sintetiche), specie A e D, sono a sfavore del ferro. Il caffè poi, specie per chi vi è assuefatto, rema decisamente contro. Ettolitri ed ettolitri di bevande toniche vengono ingerite da consumatori poco accorti.

SIDEREMIA DANNOSA PER IL FEGATO, PER LA VESCICA E PER IL CERVELLO

Questi tonici utilizzano regolarmente tra gli ingredienti minerali di ferro che non si potranno mai utilizzare, ma che avranno piuttosto effetti distruttivi sui denti e nell’organismo, causando persino ulteriore domanda di ferro buono, in una specie di gioco perdente al chiodo scaccia chiodo, dove il chiodo cattivo scaccia quello buono. È dimostrato dalla ricerca medica seria come il farmaco ferro, ovvero il ferro sintetizzato e confezionato come integratore, sia un irritante specifico della vescica, parte estremamente delicata e basilare, soggetta troppo spesso a stress chimici che portano alla sua rovina e alla sua asportazione chirurgica. L’alcol dei tonici ha effetti distruttivi sul fegato, il quale fegato, oltre alle altre basilari funzioni, fa pure da accumulatore e riserva di ferro buono, come prevenzione alle carenze.

CON LA FRUTTA E LE VERDURE CRUDE NON SI SBAGLIA MAI

Come si vede, troppa gente fa oggi uso di farmaci e sostanze contrastanti o incompatibili, ignorando la gravità degli immancabili effetti collaterali, delle logiche reazioni protettive dell’organismo. Si finisce così per consumare spesso più ferro di quanto ne abbiamo immesso, operando alla fine in regime di deficit. Occorre inoltre evitare come la peste lo zucchero industriale in tutte le sue forme evidenti o nascoste. Trattasi di un carbone che diventa acido carbonico nel corpo, e come tale è portato a prelevare ferro e altri oligoelementi. Lo stesso discorso vale ovviamente per tutte le bibite gassate e dolcificate, e persino per l’acqua minerale gassata. Lo zucchero vivo della frutta non comporta invece controindicazioni.

STIAMO ATTENTI ALLA FERRO-MANIA

L’abitudine di assumere sale (cloruro di sodio) in tutte le sue forme anche nascoste (carni, prosciutti, grana) gioca pure ruoli distruttivi, non solo per i noti effetti di ritenzione dei liquidi, e per tante altre iniquità chimiche, ma anche per gli effetti paralizzanti che il sale ha sulla funzione dei villi intestinali, ostacolata e impedita dal veleno salino. Sale, altro nemico dunque del nostro ferro, e della salute in genere. La stessa soia, soprattutto nei suoi prodotti derivati, pur essendo una pianta, pare responsabile di abnormi sprechi di ferro e zinco. Occorre in ogni caso fare attenzione agli eccessi e alle esagerazioni della ferro-mania. Dopotutto, questa spasmodica rincorsa al ferro e ai microelementi, propagandata e gonfiata ad arte e a dismisura dai produttori di pillole e pozioni, è diventata un mito, un obiettivo fuorviante e carico di rischi, anche se la gente non sembra rendersene conto.

ASSUMERE INTEGRATORI NON SIGNIFICA ALIMENTARSI MA TAPPARE LE FALLE ALLA CARLONA

Non per niente il settore integratori e quello delle vitamine sintetiche sono diventati il business mondiale dei record nell’ambito dell’industria farmaceutica, e già questo fatto dovrebbe destare sospetto e preoccupazione. Tanto più che i sali minerali in eccesso, tipici dei prodotti concentrati e confezionati, diventano spesso insostenibile fardello, ovvero causa di ostruzioni, ossificazioni e vecchiaia precoce, e di quel meccanismo perverso che è l’incrostazione salina e la decrepitezza tipica della terza età, quando sopravviene una diminuzione della massa muscolare e le fibre nervose perdono elasticità.

MAI RINCORRERE I VALORI SINGOLI

Il problema del ferro, lo ripetiamo volutamente per i disattenti, non sta tanto nel mettere dentro più ferro o più sostanze ricche di ferro nel sistema, o, ancora peggio, integratori salini (poco importa se commercializzati come oligoelementi liquidi al manganese-cobalto, o come rimedi omeopatici che non rimediano un bel nulla), quanto nel costruire giorno per giorno la propria salute, optando per sane abitudini di vita e adottando la sola alimentazione che risponde alle esigenze del corpo umano, vale a dire l’alimentazione crudista-fruttariana-vegetariana, dove il ferro diventa un dettaglio quasi insignificante, nel senso che esso arriva automaticamente nei punti giusti e nelle forme giuste, senza andarlo mai a rincorrere.

NON ESISTONO ALBERI CHE PRODUCONO HAMBURGER E NEMMENO CESPUGLI CHE PRODUCONO PILLOLE E PASTIGLIE

Questo sistema nutritivo è da sempre garanzia totale di non-carenza nei riguardi di tutte le proteine nobili e non, di tutte le vitamine, di tutti gli enzimi e dei fattori di crescita (auxoni), di tutti i sali minerali, ivi incluso il mitico ferro. Chiaro che si dovranno preferire i prodotti non trattati con pesticidi, anche se ben sappiamo che ogni frutto maturato su un albero e ben lavato è di per sé sinonimo di naturalezza e di autenticità, e che nessun veleno lo renderà mai immangiabile, discorso che non vale invece per carni, pesci, uova, formaggi, tanto per intenderci, dove la percentuale di veleni è sempre formidabile.

DOVE TROVARE IL FERRO NELLE FORME GIUSTE E NATURALI

Importante è che negli alimenti il ferro è contenuto in forma ferrica e, per poter essere digerito, deve essere prima trasformato in forma ferrosa. Questa conversione chimica avviene grazie alla vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni, prugne, spinaci, banane, ananas, fragole, rape, ecc.), fermi restando gli ulteriori requisiti di organicità del ferro, che porta sempre a dover optare per l’alimentazione crudista, visto che il ferro organico, sottoposto a cottura assieme al cibo che lo contiene, si trasforma in ferro inorganico non assimilabile, e dunque in una immondizia, in una scoria in più da mandar fuori. Il prezzemolo ne contiene 25 mg per 100 grammi, che è oltre il doppio dell’RDA giornaliero. Ma a nessuno venga in testa di mangiarsi mezzo etto di prezzemolo crudo, trattandosi di un’erba prevalentemente aromatica. E a nessuno venga in testa di evitare le banane perché hanno poco ferro, tanto per fare un utile esempio, dal momento che sono ricche di altri principi nutritivi essenziali. C’è ferro in abbondanza e nella versione corretta, cioè prontamente utilizzabile, nei meloni e ancora di più nelle angurie, nel cavolo, nella lattuga, nel radicchio, nel tarassaco, nel pan e vin (che non è il pane e il vino ma la comune acetosa), nei bulbi di porro, nel crescione, negli spinaci, negli asparagi, nei ravanelli, nel cavolo rapa, nelle carote, nelle fragole, nei datteri, nei fichi, nelle albicocche, nelle castagne, nelle mandorle e nelle nocciole, nel miglio, nell’avena, nei germogli di soia e di alfa-alfa, nel germe di grano, nei semi di sesamo-girasole-zucca, nel topinambur e un po’ in tutte le verdure e la frutta non citata. Il re assoluto del ferro è poi lo spizecùl, ossia il frutto rosso maturo della rosa canina.

PENSARE GIUSTO, RESPIRARE LUNGO, MANGIARE VEGAN-CRUDISTA SCHIVANDO IL CIBO-SPAZZATURA

Ma è giusto ribadire fino alla noia come il ferro appropriato si trovi alla fin fine più negli atteggiamenti e nei pensieri corretti, che nei vari incapsulamenti della natura. Il ferro si trova nella corretta attività fisica alternata al riposo, facendo in modo che la circolazione sanguigna sia mantenuta su tutto l’arco dei vasi e dei capillari. Si trova nella vita all’aria aperta e nella capacità di eliminare gli stress, e nella disponibilità al sorriso, nel non fumare. L’anemia ferrocarenziale di tipo strettamente chimico-minerale in pratica non esiste. Trattasi di una situazione ipotetica e virtuale utilizzata con metodi allarmistici per far vendere integratori minerali alle sempre più numerose fabbriche di compresse. Produrre minerali di traccia e venderli a prezzo d’oro nelle confezioni è facile e costa poco, e rende evidentemente molto di più che produrre ingombranti barre e tondini di acciaio.

FATTORI DI ASSORBIMENTO

Tanto più che esiste nel nostro organismo il magistrale ciclo intraorganico del ferro, vale a dire un fine meccanismo di regolazione a livello assorbente, che previene fenomeni di carenza.
L’assorbimento del ferro dipende in ogni caso da: A) Ferro nella dieta (quello delle verdure citate prima), B) Liberazione del ferro da dieta (vedi food-enzyme dei cibi crudi e vivi), C) Biodisponibilità del ferro (ad esempio, 100 grammi di soia danno 8,4 mg di ferro, di cui solo il 30% disponibile, vale a dire 2,52 mg (tratto da La via Vegetariana, di R. Marchesini), D) Condizioni di pulizia intestinale favorevoli all’assorbimento (es. niente latticini, autentici barbari invasori del nostro tubo gastrico e del nostro corpo, riducono dal 30 al 50% l’assimilazione del ferro contenuto nei restanti alimenti ingeriti, e impediscono pure l’assorbimento di altri principi nutritivi).

SALUTE SIGNIFICA CORPO IN EQUILIBRIO

Tutto sommato, si può proprio dire, sorprendendo tanti ma senza scandalizzare nessuno, che il ferro c’entra assai poco e assai raramente con l’anemia, e che le reali motivazioni vanno cercate altrove. Che fare dunque se si soffre davvero di anemia? I medici sembrano troppo spesso dimenticarsi un fatto basilare ed essenziale, e cioè che il nostro corpo non è un insieme disorganizzato e disordinato, ma è invece una macchina perfetta dotata di sofisticati mezzi di auto-regolazione ed auto-equilibrio, che non dovrebbero essere toccati o by-passati con troppa superficialità.

CHI PRESCRIVE INTEGRATORI PROVIENE DA UNA SCUOLA SBAGLIATA

La risposta onesta e chiara è una sola. Occorre puntare al riequilibrio del corpo con serenità. Bisogna dare al proprio corpo totale fiducia sulle sue capacità di auto-equilibrarsi. Smettendola di mettergli bastoni medicali e non medicali tra le ruote, cercando di usare i propri strumenti cognitivi e la propria testa, dedicando qualche ora tutti i giorni allo studio di sé stessi e alla ricerca della verità. E, se alla mamma apprensiva per il suo bimbo, il pediatra le raccomanda a tutti i costi una cura a base di ferro (ovvero di integratori), suggerisco questa battuta: Le è mai venuto il minimo dubbio o il sospetto, dottore, di provenire da una scuola medica tutto sommato sbagliata?