mercoledì 29 aprile 2015

Diventare Igienisti nel Celeste Impero

La splendida testimonianza di Marta che descrive il cambiamento suo e della sua famiglia e l'eccezionale scoperta dello Stile di Vita Igienista. (Fonte: New Horizons


Poco più di un anno da vegani tendenzialmente crudisti e la nostra vita è radicalmente cambiata, soprattutto a tavola ma anche lontano da essa.
Diventare vegan da onnivoro morigerato con motivazioni salutistiche e quindi principalmente egoistiche mi ha poi aperto gli occhi anche sulle sue fondamenta etiche e sull’impatto ambientale che si ha ad ogni forchettata sbagliata di cibo.
Siamo tutti animali senzienti e questa consapevolezza ti fa ammirare, rispettare ed osservare con stupore la natura che ci circonda ed ogni forma di vita, come ogni bimbo naturalmente è portato a fare se poi non gliela porgi in un piatto…
Ormai il web pullula di articoli e video che rimarcano e sostengono scientificamente ciò che andrò dicendo ed ogni persona con un minimo di senso critico o che ami suo figlio più della sua stessa vita non potrà che farsi qualche domanda a riguardo ed iniziare, come ho fatto io, a cercare nuove risposte!
L’alimentazione è un aspetto molto intimo della vita di ognuno di noi; parlare di cambiamenti di abitudini a tavola è un po’ come provare a far cambiare compagno a due innamorati o religione ad un credente, o squadra del cuore ad un tifoso: strabuzzamento di occhi iniziale e un bel ma vaffa.
Un pò così è iniziato anche a casa mia…
Quando mio marito per Natale 2010, nell’imminenza della partenza per la nostra avventura Cinese se ne torna a casa dal suo primo viaggio in Oriente con stravaganti propositi igienisti, penso che l’inquinamento asiatico abbia già fatto i suoi primi danni, lo epiteto nei modi più sconvenienti, lo martello per una settimana di domande e lo accuso di voler cambiare la mia cucina “sana ed equilibrata” per qualche stupidaggine letta su Internet.
Per giorni non ci dormo e nella veglia continuo a pensare alle sue risposte ed alle nuove certezze: un’alimentazione in linea con il proprio corpo, un’aspettativa di vita più lunga e sana, la possibilità di risolvere piccoli e grandi problemi di salute, compresi quelli di nostra figlia e la mia mente comincia a farsi disponibile.
Uscivo da oltre un anno di dieta per il superamento di intolleranze a latte, uova, frumento, carne bovina (chissà come mai!) ed ero pronta a festeggiare il Natale anche a tavola ritrovando i sapori messi da parte per tanto tempo…
Ma il marito è risoluto e si incaponisce nella certezza che se non fosse riuscito a convincere me, anche il suo cambiamento sarebbe stato difficoltoso: al supermercato comincia a bypassare la maggior parte delle corsie passando invece ore di fronte alle casse di frutta, verdura, frutta secca, legumi e cereali alternativi; ad ogni piatto ha iniziato a proporre la versione igienista e la carne, lui che l’ha sempre amata, e che fino al matrimonio era, insieme al latte, il suo cibo quasi esclusivo, durante quelle festività non l’ha voluta neanche assaggiare!
All’inizio lo avrei strozzato, lui che era tornato per rompere il mio idillio con il cibo e la cucina ma poi, iniziando a capire ed inevitabilmente condividere le sue nuove certezze, lo ho amato ancora di più per avermi fatto scoprire un mondo nuovo di salute, gioia e gusto!!
Così ho iniziato anche io a leggere ed informarmi come e più di mio marito comprando libri e visitando quotidianamente siti sul veganismo tendenzialmente crudista, convinti sempre di più della scelta consapevole che stavamo facendo ma con ancora qualche dubbio da sciogliere, soprattutto per Linda e per il bilanciamento dei nutrienti.
Non posso non citare e pubblicamente ringraziare il contributo del dr.Valdo Vaccaro che attraverso il suo blog ci ha fatto conoscere la sana ed etica alimentazione naturale.
Gli saremo sempre riconoscenti per la sua enorme disponibilità ed il suo fondamentale e disinteressato sostegno che ci ha sempre fornito anche a distanza, nonostante sia oberato di e-mail e di richieste da tutto il mondo!
Ecco in poche, riduttivissime righe, quali sono le Motivazioni Igienistiche, tratte da “Alimentazione Naturale” di Valdo Vaccaro.
L’Igiene Naturale è la branca della biologia che studia, ricerca e sperimenta i metodi e le condizioni ideali per realizzare l’obiettivo salute.
Essa riconosce ed insegna che la buona salute si mantiene o si recupera quando forniamo al nostro organismo i requisiti fisici e psicologici di cui esso ha bisogno e che uno stile di vita alimentare e comportamentale di alta qualità, capace di dare il buon esempio agli altri, garantisce a chi lo pratica uno stato di massimo benessere.
I principi dell’Igienismo Naturale sono sintetizzabili in 10 punti semplici e chiari:
1) LA BUONA SALUTE E’ UN FATTO NORMALE
Se la salute è sempre risultato di un vivere salubre, sarà sufficiente fornire al nostro corpo gli alimenti semplici e naturali di cui esso necessita, per risparmiargli ed evitargli le cause potenziali di malattia.
2) IL CORPO E’ AUTORIPARANTE E AUTOGUARENTE
Il corpo umano è un organismo totalmente autosufficiente, auto- costruente, auto preservante ed auto-guarente, ed è capace di mantenere se stesso in stato ottimale di funzionamento e di assenza di malattia, a condizione che gli diamo la possibilità di farlo, rispettando le sue vere esigenze.
3) LA MALATTIA NON E’ UN MALE MA UN PROCESSO RIMEDIALE
Per l’Igienismo, la malattia non è più un male cattivo da eliminare, come afferma da sempre la medicina, ma un prezioso dono della natura che bisogna imparare a capire e rispettare. E’ un vero e proprio medico che viene per guarirti.
Il male, il dolore, il soprappeso, i numerosi fastidi che ci tormentano sono tutti dei sintomi, dei messaggi da interpretare e capire correttamente. Sono entità da trattare con rispetto e non eliminare e soffocare in malo modo ed il più rapidamente possibile.
La malattia quindi è un processo fisiologico rimediale ed eliminatorio, con il quale il corpo cerca di purificare e riparare se stesso. Se invece si interpreta come danno da stroncare, ricorrendo a cure e medicamenti, si causa uno stop al processo di guarigione e la scomparsa rapida del sintomo negativo, ma si creano anche le basi per una nuova malattia futura, assai più grave e dolorosa del sintomo ora eliminato.
4) LA TOSSIEMIA E’ LA CAUSA BASE DI TUTTE LE MALATTIE
L’Igienismo afferma che le malattie sono causate da pratiche improprie di vita, da scelte sbagliate. Nega l’esistenza di migliaia di malattie elencate nei prontuari medici, giudicandole come varianti dello stesso fenomeno: tentativi simili del corpo di preservare se stesso.
Troppo lavoro, poco sonno, eccessi alimentari e alcolici, scarso movimento e stress emotivi causano un abbassamento dell’energia nervosa dove si consuma più di quanto si può rigenerare. Ecco la malattia: l’impossibilità di ripulire gli scarti metabolici dell’organismo che vanno rapidamente a costituire un ammasso di tossine e veleni interni. Quando l’accumulazione di tossine eccede il livello di tolleranza individuale (tossiemia) il corpo inizia una strenua attività per rimuovere le sostanze avvelenanti e riparare il danno.
5) NON ESISTONO CURE E TERAPIE, SALVO POCHE ECCEZIONI
In contrasto netto con la medicina tradizionale che propina un rimedio farmacologico per ogni malanno, l’igienismo rifiuta tutti i farmaci, le medicine allopatiche ed omeopatiche, le trasfusioni, i trapianti, le radiazioni, i supplementi e le integrazioni vitaminiche e qualsiasi altro mezzo artificioso.
La guarigione dalla malattia avviene non grazie alle cure mediche, ma nonostante ad esse, con disturbi e ritardi nel vero recupero della salute.
Chi guarisce è sempre e solo il corpo con la sua capacità autoguarente, con poche eccezioni lasciate alla chirurgia di pronto intervento, all’uso di farmaci anestetici di emergenza, ai dentisti, agli oculisti ed altri specialisti per le indispensabili e preziose pratiche di emergenza.
6) IL RIFIUTO DELLA TEORIA MICROBICA
L’Igienismo non accetta la teoria Pasteuriana dei microbi e dei germi quali cause di malattie. Non ne nega la presenza, nè un loro eventuale ruolo di compresenza o associazione con certe malattie.
Le cause vere di malattia però sono altre e non esistono immunità dai sintomi o dalle patologie, per cui tutte le vaccinazioni risultano essere pratica inutile ma micidiale per la salute, con danni sicuri e vantaggi zero.
7) RIMUOVERE LE CAUSE DI MALATTIA A MONTE E NON I SINTOMI A VALLE
Se sono le improprie scelte di vita le cause vere di malattia, ne consegue che il recupero della salute può avvenire soltanto interrompendo tali comportamenti e mettendo il corpo nelle condizioni ottimali alla guarigione.
L’obiettivo dell’igiene non è quindi quello di intervenire sul sintomo, ma sempre e solo di rimuovere le cause di malattia.
8 ) IL DIGIUNO COME METODO NATURALE DI RIPRISTINO DELLA SALUTE
Solo con il riposo fisiologico, che include il digiuno assoluto, si creano le condizioni favorevoli affinché il corpo in crisi possa purificarsi e auto-ripararsi.
Il digiuno inteso come totale assenza da tutti i cibi e da tutte le bevande eccetto acqua leggera, permette a tutte le forze del corpo di dirigersi verso la ricarica del sistema nervoso, l’eliminazione dell’accumulazione tossica, la riparazione ed il rinnovamento dell’organismo.
9) IL RUOLO BASE DELLE GIUSTE COMBINAZIONI ALIMENTARI
E’ assodato ormai che la digestione di cibi aventi struttura e caratteristiche chimiche diverse, richieda diversi tipi di succhi gastrici.
Si devono quindi evitare troppi cibi diversi nello stesso pasto. Gli animali lo sanno e mangiano cibi semplici, simili, scegliendo spesso un alimento per volta in una specie di monodieta e non conoscono infatti problemi digestivi.
Bisogna dare quindi priorità ai cibi acquosi e di veloce digeribilità come frutta e verdura cruda, su quelli amidacei e poi proteici.
10) BASI SCIENTIFICHE DEL VEGANISMO
Anatomicamente l’uomo è strutturato come gli altri primati vegetariani quali scimmie, scimpanzè e gorilla e ci sono chiare basi biologiche ed antropologiche a conferma che è il veganismo e non l’onnivorismo, per il nostro corpo vegeto-fruttariano-crudista, la dieta corretta per l’uomo, re dei primati.

Ecco cosa ci distingue dai carnivori:
a) L’uomo è vegano perché il suo sangue è alcalino al 7.30-7.50, e non acido tra 6.0-7.0 come negli animali carnivori, dettaglio fondamentale per determinare quale sia il cibo della specie umana.
Frutta e verdura allo stato naturale hanno un effetto alcalinizzante e per questo vengono digerite ed assimilate in modo veloce e naturale, in un paio di ore. Al contrario, tutti i cibi di origine animale, dal latte alla carne, producono una tremenda acidificazione del sangue causando, ogni qual volta vengono ingeriti, pesanti interventi di emergenza del sistema immunitario che li riconosce come sostanze estranee ed incompatibili. Per rimediare agli effetti acidificanti l’ipotalamo ordina al sistema endocrino il rilascio immediato di calcio interno, al fine di tamponare all’istante l’effetto dannoso. Convoca anche i linfociti a fagocitare quanto di peggio si trova nella carne (ormoni, fenoli, antibiotici ecc.) per non espellerli così come sono pena gravi danni agli organi emuntori (fegato, pancreas, reni, pelle). Un pasto carneo tiene impegnato il corpo allo spasmo: il cuore batte più forte, la temperatura sale di almeno un grado, il sistema immunitario sta in allerta, i sistemi compensativi devono rilasciare preziose riserve interne. Un lavoro di 40 ore prima che il pasto venga elaborato ed espulso comunque in modo incompleto. Questa frenetica operazione di pulizia e tamponamento interno, moltiplicato per tutti i pasti assunti di questo tipo, nel corso degli anni, ha costi altissimi in termini di vitalità, danni a breve ed a lungo termine, invecchiamento precoce.
b) L’uomo è vegano perché privo dell’ enzima uricasi, comune a cani, gatti e leoni, che rende l’acido urico della carne ingerita, innocuo nel ventre dei carnivori, ma vera bomba tossica nell’organismo umano.
c) L’uomo è vegano perché privo di sufficienti acidi gastrici per disintegrare le proteine animali (10 volte meno acido cloridrico dei cani e dei gatti nel proprio stomaco).
d) L’uomo è vegano perché il latte materno umano ha la stessa percentuale proteica della frutta, il 4-5%, e non 15% come nel latte bovino, 30% come nei cani, 40% nei gatti, o 50% come nei topi.
e) L’uomo è vegano perché dotato di un sistema gastrointestinale oblungo (12 volte la lunghezza del suo tronco), stretto, spugnoso, pieno di curve e di risalite, adatto alla fermentazione di cibi vegetali, ma la peggior cosa possibile per un pasto carneo, mentre gli animali carnivori hanno un intestino corto, tozzo e liscio per una rapida digestione ed espulsione delle sostanze putrescenti.
f) L’uomo è vegano perché i cibi alcalini in partenza (carni e latticini) rilasciano ceneri acide che acidificano pesantemente il sistema, mentre negli animali carnivori ciò non accade grazie al sangue acido dei medesimi. Nel nostro sangue l’acidificazione scatta già a 30 grammi di proteine, quota minima che ogni mangiatore di frutta, anche di sola anguria mangiata a sazietà, è in grado di superare.
g) L’uomo è vegano perché a differenza degli animali onnivori ha occhi che guardano avanti e non ai lati, le mani prensili, delicate e non aggressive, il pollice opponibile concepito per raccogliere e trattenere frutti e semi, niente artigli, il portamento è eretto, la forma del cranio arrotondata con i muscoli della faccia adatti a triturare, la dentatura ideale per masticare vegetali, canini poco sviluppati, grandi molari adatti ai cibi duri, forma dei denti con incisivi, smalto molto spesso dei denti (l’uomo è l’animale con lo smalto più spesso adatto a mangiare cibi duri). E’ inoltre dotato di mandibole mobili lateralmente, tipiche del frantumatore di frutta e di semi, mentre nei carnivori le mandibole sono fisse e i canini molto pronunciati sono adatti a strappare le carni alle vittime.
h) L’uomo è vegano perché il solo cibo completo e libero da effetti collaterali ammalanti rimane il succo zuccherino vitaminizzato, mineralizzato, enzimizzato, elettrizzato dalla fotosintesi e dall’energia solare.
i) L’uomo è vegano perché ogni esperimento di tipo vibrazionale (vedi André Simoneton) indica che solo la frutta raggiunge gli 8000-10000 Angstrom dell’infrarosso, di massima salute e vivificazione, mentre dalle patate-legumi-cereali poco cotti alla verdura cruda si rimane sulle quote alte 6500-7500 con colore arancio e rosso, e mentre le carni stanno sui valori bassi dei 3000 e meno, suo colori ammalanti del grigio e dei raggi X.
l) L’uomo è vegano perché non si eccita come i carnivori alla vista del sangue e perché nessuno sarebbe normalmente capace di accoltellare una creatura innocente a sangue freddo, mentre sta sulle sue senza fargli alcun male. Nel prezzo al chilo della carne è compreso anche il compenso per quell’atto brutale che in pochi riuscirebbero a fare di persona.
Il vegan-fruttarianismo ed il crudismo sono la vera perfezione alimentare per l’uomo. Il nostro corpo va alimentato con il solo carburante possibile e privi di effetti devastanti a breve o lungo termine, che è il carboidrato vivo e naturale confezionato dalla fotosintesi e dal sole e caratterizzato dalla presenza proteica ottimale, cioè minima ed assimilabile!
La Nostra nuova tavola cinese
Si parte per la Cina convinti che questo cambiamento avrebbe giovato alla nuova scelta alimentare: lontano dalle tentazioni, dalle insane materie prime ed immersi in tanta frutta, verdura e cereali nuovi e stimolanti, tutti da scoprire e provare!
In effetti ci siamo trovati subito bene nel nostro quartierino suzhouese: frutta e verdura fresca in quantità e varietà comprata a cassette, farina integrale per fare il pane, patate, zucche, radici e frutta secca per il fine pasto e qualcosa in valigia come pomodori secchi, pasta, farina di castagne, noccioline e (aimè) qualche tavoletta di cioccolato fondente per non tagliare troppo di netto il cordone con la gastronomia italiana e con la mia indole terribilmente golosa.
Macellai, pescivendoli e venditori di uova mi guardano sconsolati aggirarmi tra i banconi del mercato ma riempire buste e scatoloni solo dal fruttivendolo e dall’ortolano che mi accolgono sempre con sorrisoni ed un cordiale “Nihao!”…
Olive, carciofini, olio di oliva, legumi ed una grande varietà di cereali si trovano senza problemi sugli scaffali dei supermercati, riservati ai prodotti di importazione.
Centrifuga, vaporiera, wok, minipeemer e forno i miei preziosi e fidati aiutanti in cucina.
Abbiamo trovato una situazione più felice di quanto avremo mai immaginato. L’essere partiti belli intenzionati sulla strada vegano-crudista dall’Italia, e lo stare lontano dalle tentazioni stracotte e dai pranzi onnivori coi parenti, ci ha solo aiutato!
La cuoca che è in me si risveglia: ci ho profondamente sofferto all’inizio al pensiero di fare a meno di questo e di quello e di non poter più preparare i miei apprezzatissimi cavalli di battaglia, ho pensino pensato che avrei dovuto appendere il grembiule al chiodo, inutile di fronte alla generosa offerta di madre natura, ma dopo qualche pasto mi sono dovuta ricredere!
Se non per la frutta, la cui operazione più lunga è lavarla, sbucciarla, centrifugarla o gustarla a morsi, per molti alimenti del mondo vegetale è necessaria una particolare cura e tempi di lavorazione. Addio senza rimpianti alle cenette rapide con scatolette di tonno, uova al tegamino, mozzarella o un cartoccio di prosciutto accompagnate da qualche foglia di insalata: una cena vegana ha molto più bisogno di te!!
Con questa consapevolezza ho reinfilato il grembiule (comprato apposta all’Ikea di Shanghai!) e non l’ho più tolto, per riscrivere in pratica tutto il mio ricettario, veganizzare i piatti della memoria, rendere più salutare e dare nuova vita ad ogni mia vecchia preparazione!!
La sfida è stata grande ma i risultati poi li state vedendo: praticamente tutti i piatti presenti nel blog li ho realizzati per la prima volta in Cina, ma le ricette mi seguiranno anche a casa dove potremo vivere la nostra scelta vegana tendenzialmente crudista con ancora più varietà e scelta nel menù!
Linda, che ovviamente non ha avuto la possibilità di ragionare come noi a tavolino sull’argomento, ci ha messo un pochino di più a lasciare le vecchie abitudini alimentari ed a digerire il cambiamento: la sua colazione era già vegana: latte di soia con biscotti veg fatti da me ci hanno messo un po’ ad essere soppiantati dalla spremuta di arancia e dalle centrifughe, ma ora non ne potrebbe fare a meno, anche se il biscotto, ogni tanto, me lo chiede per merenda a scuola (ma da chi avrà preso? ;)), ma dopo la banana le fanno anche una gran festa le caldarroste, i pop corn e gallette :)
Sensibilissima alla vita ed al rispetto di essa in tutte le sue forme, non ha fatto obiezioni nel lasciare carne e pesce anche se i primi giorni andava chiedendo di polli morti di vecchiaia da mettere in pentola! Bellissima e commovente questa sua frase, prova inequivocabile che, nella sua mente, non c’è affatto estraneità alla problematica animalista.
Lei ha vissuto senza tanti filtri il cambiamento di paese, casa, scuola, affetti e alimentazione, tutto in una volta e, nonostante la mia costante presenza, non deve essere stato facile affrontare questo stress da cambiamento. Ovviamente a questo si sono sommate le cosiddette “crisi eliminative” che il sistema immunitario ha messo in campo da subito dopo il cambio alimentare per ripulire e disintossicare i nostri corpi dalle tossine accumulate negli anni. Non facili ma indispensabili per ripartire da zero con sprint.
Le nostre ovviamente sono state più violente e reiterate delle sue avendo parecchia immondizia più di lei da portare fuori!
Pian piano, con un laborioso, sofferto e tribolato ma produttivo lavoro di squadra, con gradualità anche lei si è avvicinata all’alimentazione vegan tendenzialmente crudista. Abbiamo sempre avuto come principale premura quella di dare alla piccola tutte le calorie che le servivano per crescere e per affrontare i notevoli cambiamenti in atto, caratterizzate dal miglior grado di qualità vitale e di contenuto mineral-vitaminico.
Linda, nonostante l’età, ora partecipa a pieno titolo alle problematiche alimentari che la riguardano ed ha già capito la differenza tra saziarsi e alimentarsi.
Ad oggi è più brava di noi e mangia egregiamente scegliendo da sola la frutta tra l’ampia scorta sempre a disposizione, controlla che nel suo lunch box ci sia un bel pranzetto e che non manchi la sua bustina di golosa frutta secca, mi suggerisce gli ingredienti per la cena, mentre le innumerevoli tonsilliti che la tormentavano nelle fredde stagioni, in questo primo inverno da igienista non si sono più presentate!! Per noi genitori questo è il massimo della gratificazione e dello stimolo a proseguire su questa strada!!
La nostra soddisfazione si è poi fatta contagiosa: in differita con Italia, tanti cari affetti ci seguono e condividono con noi una nuova tavola, non senza sentirsi quotidianamente per chiarimenti, dubbi e ricette!! Qualche semino sta anche germogliando anche tra le nuove amicizie espatriate; sono soddisfazioni!
Anche io e mio marito avevamo i nostri problemini, chi mi conosce i miei li sa, e ricorda anche quanto mi stavano pesantemente disturbando e togliendo il sonno: un anno di igienismo ed anche i nostri malanni sono scomparsi!
Non è magia, è che se elimini le cause del tuo male, il cibo sbagliato, anche i sintomi peggiori, grazie al lavoro del solo sistema immunitario, se ne vanno!
Quali cibi sono causa dei nostri mali? Cosa evitare?
Ecco le dodici regole base per conservare e recuperare la salute, sempre tratte da “Alimentazione Naturale” di Valdo Vaccaro.
1- EVITARE TUTTI I TIPI DI CARNE
E’ sostanza cadaverica, contiene molte tossine che il nostro sistema digerente non riesce ad eliminare, creando fermentazioni intestinali, germi patogeni ed è causa di molte gravi malattie, prime tra tutte cancro e patologie cardio-circolatorie.
Studi recentemente pubblicati dall’OMS, dimostrano che nutrendosi prevalentemente di vegetali e frutta, si verifica un globale abbattimento dell’incidenza del cancro. La dieta vegetariana avrebbe modo di prevenire annualmente il 75% di quelli allo stomaco, al colon ed al retto, il 50% di quello alla mammella, al fegato e dell’orofaringe, sino al 33% dei casi di tumore ai polmoni e prolungherebbe l’aspettativa di vita media di oltre 15 anni.
Preferire invece cereali integrali, legumi, noci, mandorle, nocciole, frutta e verdure fresche che ne contengono tutte le proprietà e gli aminoacidi essenziali ma senza i citati effetti collaterali. Questo vale anche per le regole n. 2 e n. 3.
2- EVITARE PESCI MOLLUSCHI E CROSTACEI
Sono facilmente putrescibili (chi li ha puliti e cucinati almeno una volta lo sa!), contengono le stesse tossine della carne ed in più contengono molti metalli pesanti come piombo e mercurio oltre ai troppi inquinanti industriali. Ai danni della carne aggiungono anche parassitosi, eczemi, allergie ecc.
3-EVITARE INSACCATI ED INSCATOLATI
Contengono nitrati e nitriti che si trasformano in sostanze cancerogene, ma hanno pure coloranti, conservanti, emulsionanti, stabilizzanti, gelificanti ecc. Possono causare tutti i tipi di cancro oltre a tutte affezioni citate per carne e pesce.
4- EVITARE LATTE FORMAGGI E UOVA
Contengono colesterolo, grassi saturi, residui di farmaci e pesticidi. Possono causare osteoporosi, cancro, arteriosclerosi, diabete, colesterolo alto, malattie cardiache ecc., oltre che affezioni cutanee, muco, catarro, ostacoli all’assorbimento del calcio e carenze di ferro.
Al latte vaccino preferire latte di soia, di riso, di mandorla o di altri cereali e frutta secca.
In cucina sostituire le uova come legante, con comoda farina di ceci, farina di castagne, fecola di patate, amido di mais, semi di lino o banana matura.
5-EVITARE COMUNQUE L’ECCESSO DI PROTEINE
Preferire sempre le proteine di origine vegetale da verdure, legumi, semi e frutta secca, ma senza abusarne. Per evitare acidificazione del sangue, uricemie, obesità e tutte le patologie già elencate, optare comunque per diete leggere e basso- proteiche.
6- EVITARE GRASSI ANIMALI
Contengono ormoni, anemizzanti e pesticidi. Possono causare ipertensione, ictus, arterioscleriosi, diabete, obesità, malattie cardio-circolatorie, cancro ecc. Sottraggono calcio, ferro, vitamina B12 e rendono la digestione difficile. Non meglio gli oli di semi che favoriscono i radicali liberi, l’invecchiamento cellulare ed affaticano fegato e reni. Per condire preferire sempre l’olio extravergine di oliva a crudo spremuto a freddo, burro di sesamo o di altra frutta secca e besciamella vegetale.
7-EVITARE I CIBI RAFFINATI E PRECOTTI
Sono cibi denaturati, morti, e privati della maggior parte del loro valore nutritivo. Possono causare carenze di calcio, ferro e vitamine e contengono residui chimici e antimuffe. Optare invece per cibi integrali, freschi e di derivazione biologica.
8- EVITARE ZUCCHERI RAFFINATI, MARMELLATE E MIELE
Contengono solo zuccheri industriali che sviluppano calorie o sono troppo concentrati per il nostro sistema. Possono causare osteoporosi, acidità gastrica, dolori addominali, costipazione, malattie del cavo orale, coliti, emorroidi, cancro allo stomaco, colon e retto. Possono inoltre paralizzare l’attività intestinale, danneggiare le cellule cerebrali, alterare la flora batterica ed il sistema immunitario.
Preferire tutta la frutta essiccata e disidratata come datteri, fichi, uvetta, prugne, albicocche, succhi e frutta fresca naturalmente dolce.
9- EVITARE I CIBI STRACOTTI, FRITTI E ARROSTITI
La cottura sottrae all’organismo i nutrienti che gli alimenti perdono a causa delle alte temperature e delle cotture prolungate. Tutti i cibi arrostiti producono acrilammide, sostanza altamente cancerogena. Possono essere causa di numerosi tipi di tumore al pancreas, alla mammella, alla prostata ed alle vie urinarie. Scegliere il più possibile cibi crudi, cotti conservativamente, a vapore, in padella, o al forno a basse temperature.
10- EVITARE ALIMENTI TRATTATI E CONSERVATI ATTRAVERSO AFFUMICAMENTO, SALATURA E MARINATURA
Possono contenere conservanti, pesticidi, coloranti, antiossidanti, addensanti. Possono causare allergie, disturbi renali, intestinali ecc. preferire i cibi biologici, a coltivazione biodinamica, freschi, maturi e di stagione.
11- EVITARE IL SALE SOPRATTUTTO RAFFINATO
Può causare ritenzione idrica, ipertensione e difficoltà digestive ed impedisce l’eliminazione dell’acido urico. Insaporire moderatamente con erbe aromatiche e spezie, tamari, miso, gomasio o, per chi non riesce proprio a farne a meno, optare per poco sale marino integrale.
12- EVITARE ALCOOL, THE’, CAFFE’, BIBITE GASSATE, ZUCCHERATE E COLORATE
Contengono conservanti nitrati, coloranti, solfato i alluminio ecc. Possono essere concausa nell’insorgenza di allergie, cancro intestinale, senilità precoce, diabete, obesità ecc.
Scegliere invece acqua minerale leggera ed a basso residuo fisso e di nitrati, spremute e centrifughe di frutta fresca, matura e preferibilmente bio.
Sì, mi direte, ma in sostanza che mangiate? Tutto lo straordinario resto!!!
Ecco uno schema nutrizionale vegano tendenzialmente crudista ripreso dal blog di V. Vaccaro, basato su cinque pasti fruttariani sazianti e rivisto secondo i nostri gusti e le possibilità di scelta in terra cinese, che rappresenta a grandi linee il nostro essere igienisti, anche se ancora imperfetti…

Chiaro che nella realtà del vivere giornaliero nessuno rispetta le regole completamente. Nessuno al mondo, nemmeno il vegan più attento e fedele riesce ad essere fruttariano-crudista vegano al 100%.
La gamma di stili sociali, di scelte e comportamenti a tavola e nella vita in generale è estremamente ampia e variegata. Il lavoro, la fretta, i viaggi, la convivenza, le varie situazioni di emergenza, possono costringere a volte a scendere a qualche inevitabile forma di compromesso. Resta il fatto che, più ci si allontana dallo schema ideale fissato non dai vegetariani ma dal Creatore, e più problemi, più squilibri, più malattie, e persino più angosce esistenziali, caratterizzeranno la nostra vita quotidiana.
Gli orari possono variare leggermente a seconda delle abitudini e degli impegni fuori casa, ma devono rispettare i 3 cicli circadiani giornalieri di:
– eliminazione dei residui dalle 4.00 am alle12.00
– appropriazione dei cibi dalle 12.00 alle 20.00
– assimilazione dei nutrienti dalle 20.00 alle 4am
Ore 7 am PRIMA COLAZIONE:
Spremuta fresca di arance, di mandarini o di pompelmo, oppure fette di melone o di anguria (dipende dalla stagione), o qualunque frutto di tipo acquoso.
Ore 9 am SECONDA COLAZIONE:
Centrifugato di:
a) Carota-sedano- mela (o ananas) con 1 cm di zenzero fresco
b) Carota- mela- arancia e zenzero
c) Uva-pera-sedano e zenzero
d) Bietola-sedano-mela e zenzero
d) Topinambur-patata dolce-mela e zenzero ecc.
Ore 11 am TERZA COLAZIONE:
a) Banane e castagne aggiungendo volendo datteri o uvetta
b) Banana e pop-corn fatto in casa o gallette di cereali
c) Mela d’avena
d) Uva, fragole, mirtilli, pesche, fichi, albicocche ecc. Possibilmente senza mescolare diversi tipi di frutta o al massimo due, tre tipi per volta.
Ore 13 PRANZO:
1) Primo piatto di verdura cruda con preferenza per le verdi a scelta tra:
a) insalata verde abbondante, tipo lattuga, cicoria, cuori di spinaci, erbe di campo, radicchio;
b) pomodori, cetrioli e sedano;
c) carote grattugiate, sedano e daikon (o sedano rapa);
d) cavolo tritato, pomodori, erba cipollina e curcuma ecc.
Mescolare non più di tre verdure crude alla volta;
Aggiungere possibilmente germogli freschi e condire con una bella fetta di avocado maturo, mix di semi tritati meglio se al momento (sesamo, girasole, zucca e lino), olio evo e succo di limone.
2) Secondo piatto a scelta tra:
a) Patate, zucca, radici, legumi (preferendo quelli freschi in stagione), meglio se ammollati a lungo e cotti al vapore o in altro modo conservativo, evitando la pentola a pressione in quanto raggiunge temperature troppo alte ed in modo repentino distruggendo enzimi e vitamine importanti;
b) Cereali meglio se integrali scegliendo soprattutto tra saraceno, avena, mais, miglio, quinoa, riso nero, rosso o riso integrale, ma variando anche con orzo e farro;
Prima della cottura, sciacquarli e tenerli a bagno il più possibile in modo che rilascino la maggior quantità di amido, che rallenta le digestioni e per dimezzarne i tempi di cottura;
d) Verdure cotte al vapore, in padella o ridotte a creme o vellutate, dentro zuppe o minestre e condite con olio evo a crudo, tahin, poco miso o tamari, aggiungendo semi e saltuariamente le alghe preferite;
e) Pane integrale o pasta integrale al dente con pomodoro crudo, sughi o salse vegetali non soffritte;
f) Gnocchi di patate e saltuariamente polenta;
g) Pizza sottile alla rucola, pomodoro, erbe di campo, olive o altri ortaggi preferiti (io ogni tanto mi concedo la mozzarella vegana home made) o torte salate all’olio ripiene di verdure scottate;
3) Terzo piatto: una manciata di un mix tra mandorle, pinoli, nocciole, noci, anacardi, o arachidi non salati e non tostati, arricchiti in dolcezza con un po’ di uvetta, datteri, fichi o albicocche secche e al naturale.
Ore 16 PRIMA MERENDA: mela, pera, papaya, uva, ananas, kiwi o altra frutta a scelta.
Ore 18 SECONDA MERENDA: fragole o frutti di bosco come more, lamponi, mirtilli o altra frutta a scelta.
Ore 19.30 CENA: Come pranzo, variando i singoli ingredienti.
A scorrerlo così sembrerebbe uno schema rigido, limitante e poco fantasioso, ma scorrendo le ricette su questo blog, in cui mi sono presa a volte qualche “licenza poetica” per qualche piatto più ricco o preparazioni che troverete su altri vegan food blog, capirete che invece rappresenta la base ideale per una alimentazione varia, ricca e gustosa, oltre che sana.
Qualche altro accorgimento pratico…
1) Lo schema citato è generale e di principio, ma va adattato e personalizzato in base alle esigenze, ai gusti e ai tempi di lavoro e di studio di ognuno.
2) La quantità media consigliata di frutta ad ogni pasto è tra i 250 ed i 400gr e se ne può mangiare fino a 20 minuti prima dei pasti principali. Abbondare con la frutta di stagione preferibilmente da coltivazione biologica o biodinamica, ma approfittare ogni tanto anche di frutta importata coltivata in suoli e climi diversi (anche se spesso cara), contenente diverse sostanze nutritive. Meglio non scaldarla ne cuocerla perchè la sua alcalinità si trasforma in acidità. La frutta va comunque piazzata sempre lontano da pranzo e cena, ad eccezione di mele-ananas-papaie che sono ammesse a fine pasto in quanto dotate di enzimi anti-fermentanti. Vietatissimo invece mescolare meloni e angurie con altri cibi o con le macedonie: sono frutti ottimi ma a rapida fermentazione; gustateli abbondantemente da soli.
3) La frutta secca come fonte di proteine (contiene tutti gli aminoacidi di prima qualità) e di calcio è imbattibile e non lascia residui tossici né batteri nell’organismo. Consumarla al naturale perché tostata è acidificante per l’organismo e può solo intossicarlo.
4) Tra i condimenti limitarsi all’olio di oliva a crudo e spremuto a freddo ed al succo di limone; evitare sale e l’aceto, fermento che impedisce la digestione salivare e ritarda la digestione degli amidi. Aggiungere eventualmente olive, capperi o erbe aromatiche.
5) Fare un consumo moderato di pasta e pane, evitando quello bianco e preferendo quello integrale, meglio se tostato, così da disgregare il glutine e renderlo più digeribile.
6) Niente bevande durante i pasti, ma solo poca acqua naturale (a basso residuo fisso e di nitrati) prima dei pasti o 2 ore dopo i pasti, ma se mangerete la quantità di frutta consigliata non avvertirete la sete, a meno di grossi dispendi di energia e di liquidi in cui potrete integrare.
7) Tutto quello che non trovate nel menù andrebbe evitato e quindi niente alcool, caffè e thè in quanto inutili e dannosi stimolanti, né altre bevande gassate, zuccherate o dolcificate che oltre ad incidere sulla glicemia toglierebbero posto ai succhi naturali della frutta. Se vi piace, ogni tanto concedetevi una piccola birra o due dita, ma in orizzontale, di vino rosso a pasto.
8) Per la digestione ottimale il criterio è quello di consumare prima gli alimenti di facile digeribilità e poi aggiungere le altre. Mangiamo quindi prima la frutta, che a stomaco vuoto richiede mezz’ora, poi verdure crude che richiedono 1 ora, poi verdure cotte 2 ore, poi patate-cereali 2 ore, poi frutta secca 3 ore.
9) Chi viaggia, mangia fuori casa o fa sport, può prepararsi, al posto del pranzo o della cena, dei buoni panini integrali spalmati di crema di olive ed avocado, con 5 foglie verdi, carciofino, pinoli o noci, pomodoro secco. Sarà un pasto energetico, gustoso e completo.
10) Soli dessert ammessi dall’igienismo, senza zucchero e senza dolcificanti, sono il castagnaccio con sultanina-datteri-pinoli, dolci con farina di manioca (tapioca), con farina castagne e di carrube, strudel di mele-pere-fichi-banane, o riso integrale cotto nel latte di riso e dolcificato con uvetta secca. Come potete vedere dal mio blog sulla questione “dolce” faccio più di uno strappo, in realtà li consumiamo saltuariamente o per occasioni speciali, preferendo ricette di pasticceria naturale, farine non raffinate, frutta disidratata al posto dello zucchero, olio o burro di frutta secca al posto di altri grassi, ma i dolci sono la mia debolezza e mi piace tanto anche solo prepararli, assaggiarli e poi regalarli! La maggior parte delle mie ultime golose creazioni cinesi le ho infatti condivise con altri, anche se rinunciare a tante prelibatezze vegan, è una vera impresa! Se non siete troppo golosi e fantasiosi ai fornelli, ci riuscirete meglio di me!
11) Se serve aumentare di peso inserire al posto della seconda colazione di frutta, una crema di avena con semini tritati di girasole, lino, sesamo, zucca, germe di grano, oppure pop-corn con banane- datteri-fichi di stagione.
12) L’igienismo non è una dieta ma un modo sano e completo di vivere, dove oltre al cibo bisogna avere particolare attenzione anche ad altri aspetti. Il corpo non si nutre infatti solo di cibo, ma anche di aria, per cui è basilare saper respirare a fondo, svuotando completamente e lentamente i polmoni, e riempiendoli poi alla massima capienza, inserendo regolare trattenimento con ritmi yoga preferibilmente 1-4-2, 2-8-4, 3-12-6, ecc. dove la prima cifra sono i secondi di inspirazione, la seconda i secondi di trattenimento, la terza i secondi di espirazione. Esercizi rieducativi da farsi giornalmente per 15’ almeno all’aria aperta, lontano dallo smog. Esporre il più possibile la pelle nuda all’aria, al sole, all’acqua è di basilare importanza in quanto la pelle respira e traspira, assorbendo cariche elettromagnetiche.
13) Masticare bene e lentamente per mangiare di meno ed aumentare la qualità della nutrizione. Dormire meglio perché la carenza di sonno aumenta i dolori muscolari, provocando azione anti-insulinica e sbalzi zuccherini.
Ridere di più. Un bambino sano ride 400 volte al giorno, noi adulti solo 15 volte. Dove sono finite le altre 385 volte? Ridere abbassa la pressione sanguigna e rafforza il sistema immunitario.
Stare di più assieme agli altri, evitando folle ed assembramenti, ma trovando modo anche di stare soli con noi stessi.
14) Volersi più bene, che non significa essere egoisti ma porre invece le basi indispensabili per amare il nostro prossimo. Il pensare e l’agire corretto, in armonia con la natura e i nostri fratelli minori animali, sono fattori di estrema importanza. Occorre minimizzare i danni e le sofferenze alle creature che ci circondano, evitando cibi crudeli e cannibalistici. Questo fa parte dell’alimentazione dello spirito e della morale di ciascuno, e ha pertanto importanza fondamentale e concreta per l’equilibrio e la salute.
15) Mai consumare cibo quando non c’è appetito, quando si è tesi, nervosi, stanchi, eccitati.
16) Se si è malati osservare il digiuno per uno o due giorni bevendo solo acqua leggera a piccoli sorsi e restandosene tranquilli, meglio se a letto. Il corpo avrà modo di mobilitare il sistema immunitario portandovi alla guarigione senza medici ne medicine, nei tempi che gli sono necessari. Oltre un anno in Cina e con questo metodo la nostra scorta di farmaci portata con noi è ancora intatta e ormai in attesa di scadenza.
Certa di avervi sollevato più dubbi che fornito certezze, ma sicura di avervi almeno incuriosito, vi rimando per ogni altra informazione, approfondimento, ricerca e studi scientifici in merito, al blog di Valdo Vaccaro ed al suo libro “Alimentazione Naturale” Anima Edizioni, che ci ha illuminato, informato, sostenuto e guidato nel cambiamento più radicale e rivoluzionario della nostra vita.
Il libro ci è stato indispensabile per approfondire ed aggiornarsi sui problemi della nutrizione, della salute e dell’etica, dall’angolo visuale della scienza naturale igienistica.
Il testo semplice e chiaro, eppure sorprendente e straordinario nei contenuti e nello stile, che si divora in un week end di relax, è capace di influire, incidere, di far cambiare radicalmente il modo di pensare e il metodo di vivere del lettore. O almeno questo è quello che è successo a noi…
L’autore si prefigge infatti di colmare il vuoto culturale che esiste dovunque, e particolarmente in Italia, circa l’etica animalistica e la scienza naturale igienistica, bloccate per 2000 anni dall’ostracismo della chiesa contro Pitagora, il primo, grande maestro igienista della storia, e osteggiate negli ultimi decenni dalla tirannide monopolistica della medicina ufficiale e della farmacologia, accoppiata e intrecciata alla invadenza consumistica delle industrie alimentari.
A quanti sono arrivati a leggere fin quì: vi ringrazio!! :)
Questo post lo dedico a voi, a quanti mi hanno stimolato e convinto a scrivere a riguardo, alle persone che passando per il mio blog hanno iniziato a riflettere di più a tavola ed al supermercato, lasciandone testimonianza nei commenti ed a quanti, anche grazie alle mie ricette, si sono lanciati con gioia e fiducia in questo straordinario e controcorrente stile alimentare.
Vi lascio con una ironica frase di Valdo Vaccaro tratta dal suo libro: 
“…che Dio ci salvi dalle mamme, che dio ci salvi dalle mogli, ossia ci salvi dalle cuoche, specialmente da quelle più brave con le ricette ed i fornelli!”
Buona vita a tutti!! :-P

di Marta 

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