giovedì 26 giugno 2014

L’uomo è onnivoro o condivoro?


 
 
Solo perché un gatto in cattività mangia croccantini questo non fa del gatto un croccantivoro J
Così come solo perché un uomo “normalmente” mangia ogni tipo di schifezza non vuol dire che l’uomo sia onnivoro.
Avete mai pensato a cosa mangeremmo se ci trovassimo impossibilitati a salare, pepare, zuccherare, alterare (insomma a condire) i nostri “cibi”? E se non potessimo cuocerli, friggerli, bollirli,  bruciacchiarli?
Quali sarebbero allora gli unici cibi commestibili (e gustosi) così come si trovano in natura?
E se provassimo a uscire dalla cattività (in ogni senso) e ci riavvicinassimo alla Natura?
Salvo
 
p.s. … un interessante articolo in merito…
 

L’uomo è condivoro




Quante discussioni sul fatto che l’uomo sia onnivoro o fruttariano, se abbia o meno necessità assumere proteine o la vitamina B12, e tantissime altre dalle più rigorose alle più strampalate…
E quante volte, pur portando quintali di prove sul fatto che al di là di ogni ragionevole dubbio il cibo ideale dell’uomo sia la frutta, le persone che abbiamo avuto di fronte se ne sono andati più convinti di prima con le loro idee, evitando di ragionare sui dati e sui fatti.
Ma noi, che invece sulle cose ci ragioniamo anche se siamo già convinti, ci gira in mente sempre quel pensiero “Ma com’è possibile che potevano piacere anche a me quei gusti di cui solo l’odore, oggi, mi da nausea e voltastomaco?”
 
La risposta è semplice: la nostra bocca, il nostro senso del gusto, il senso dell’olfatto e la mente sono stati ingannati. Terribilmente ingannati.
 
Infatti nulla, ma proprio nulla della dieta standard sarebbe appetibile, gustoso o anche solo minimamente piacente se non lo si alterasse con i condimenti.
Proprio così: senza sale, olio o altri tipi di grasso, o spezie, l’uomo smetterebbe immediatamente di essere onnivoro, alla faccia delle sue convinzioni mentali!
 
Immaginate il gusto della pasta cotta scondita, fatta bollire senza sale, girata in un piatto e mangiata. Di cosa sa? Un gusto pressoché nullo.
Il gusto della carne bianca senza olio e senza sale? Nullo e magari vagamente nauseante.
Il gusto della carne rossa è anch’esso minimo e quel poco di più della carne bianca lo deve al sangue che contiene all’interno (ricco di sali minerali).
Il formaggio è esso stesso un condimento essendo un grasso estratto da una secrezione animale. E per di più è condito a sua volta con del sale.
 
La realtà dei fatti, inoppugnabile, chiara e lampante è che la nostra bocca non è tarata per gustare quei tipi di cibo.
 
Cosa accade invece con la frutta? Un’esplosione di gusto, di sapore e di odori che ci riempiono l’anima prima ancora che lo stomaco.
Il nostro apparato sensoriale è inconfutabilmente creato per cogliere ogni più piccola sfumatura della frutta.
 
Che cosa fanno olio e sale?
Stimolano una salivazione maggiore bloccando e alterando i normali processi di analisi chimica che compie la bocca.
Il sale, conosciuto ed usato proprio per il suo potere di “cuocere” e seccare i prodotti, inizia quei processi degenerativi proprio con le pareti della bocca (guance, palato, lingua) e il corpo si difende diluendolo con la saliva.
L’olio, sostanza grassa e viscosa, non idrosolubile, aderisce alle pareti della bocca e stimola quindi la salivazione per trasportarla via meccanicamente.
Come tutte le sostanze grasse, poi, induce il corpo a produrre bile bloccando di fatto l’assorbimento di molti principi nutritivi.
 
E quando si parla di danno, può mancare la beffa? Purtroppo anche in questo caso la risposta è NO.
 
Inducendo una maggior salivazione, si crea uno dei tanti effetti somatopsichici. Mi spiego meglio.
Una reazione fisica a seguito di uno stimolo mentale (psicosomatica) è se ci viene l’ “acquolina in bocca” quando vediamo qualcosa che ci piace e che desideriamo. Vale tanto per il cibo quanto per un potenziale partner o per lo shopping. E’ proprio da queste evidenti reazioni fisiche che molti detti e proverbi prendono luogo: capelli bianchi dallo spavento, farsela sotto dalla paura, mettere le mani avanti, portare il peso sulle spalle, etc.
 
Una reazione mentale (pensiero od emozione) conseguente ad uno stimolo fisico (somatopsichico) è quando a seguito di un’aumentata salivazione viene indotto un desiderio di piacere e di voglia. Ecco che mentalmente si crea e aumenta il desiderio di cibi errati, addirittura anche se razionalmente (parte cosciente) sappiamo che ci fa male ma a cui di fatto non riusciamo a dire di no (parte sub-cosciente).
Accade è che un sistema di difesa naturale contribuisce malauguratamente ad aumentare il danno.
Perché? Perché in natura olio e sale non esistono. Sono entrambi estratti artificiosamente da elementi che non utilizzeremmo mai per alimentarci (acqua di mare e  olive). Le avete mai assaggiate le olive crude? Vi invito a farlo…
 
Ripetiamolo: senza i condimenti nessuno riuscirebbe a mangiare piacevolmente cibi che non siano frutta.
La più alta cucina, stellata o gamberorossata, senza olio e sale sarebbe solo una cozzaglia di prodotti insipidi. Sarebbero in grado di servire solo le macedonie…
 
Quindi alla prossima discussione invitate i vostri interlocutori a mangiare onnivoro ma senza usare il sale, l’olio o le spezie.
Dalle loro facce capirete che non sono degli onnivori ma appunto dei CONDIVORI.
 
di Silvio Sciurba
Fonte: http://www.fruttalia.it/blog/2011/11/14/luomo-e-condivoro/

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