mercoledì 3 maggio 2017

Biologico o non biologico? Questo è il problema...



Mi sono trovata ad ascoltare discorsi o a partecipare a discorsi sull'argomento e mi sono fatta una mia idea...

Parlare di biologico lascia un po' il tempo che trova, fatemi spiegare un momento prima di respingere le mie affermazioni :-)

Prima di tutto pesticidi  & co. su frutta e verdure sono il "male minore" in un'alimentazione vegetariana o onnivora, perchè continuando a mangiare prodotti di origine animale oltre i pesticidi di primo livello, salendo nella "catena alimentare" ci si ciba dei pesticidi che hanno mangiato gli animali oltre gli antibiotici, ormoni, integratori etc etc... e anche se il formaggio o la fettina di carne sono "bio" comunque ci si sta cibando di cibo ricco di sostanze non adatte a noi...

Mi sono resa conto che nei supermercati e nei ristoranti/bar c'è sempre più scelta vegan per noi e ne sono entusiasta, ma è la dimostrazione che siamo noi consumatori a fare il mercato e le grandi multinazionali hanno sentito odore di business e per non perdere una categoria di clienti ora produce qualcosa anche per noi... ottimo perchè si dà sempre meno spazio ai prodotti di origine animale quindi ad esempio un'azienda che inizierà a produrre latte vegetale sfrutterà e maltratterà molte meno mucche, per cui viva la moda...

ma la moda ha il suo lato oscuro: le grandi aziende "giocano" con i consumatori spingendoli verso questo o quel prodotto e questo secondo me riguarda anche il discorso del biologico.

Prima di tutto per ottenere il "marchio bio" bisogna spendere e questo va sicuramente a discapito dei piccoli produttori. Perchè quindi rinunciare al mercatino dei piccoli produttori senza certificato in favore di un grande marchio?

Poi se volessimo acquistare biologico non ci basterebbe uno stipendio e quindi cosa scatta nella mente? "Vabbè se tutto fa male e per mangiare cibo bio devo svenarmi tanto vale mangio tutto e a casaccio..."

Se guardo nella mia dispensa vedo per la stragande maggioranza cereali integrali e legumi bio o biodinamici o comprati al mercatino, per cui in realtà il mio modo di fare la spesa è cambiato già da un po' e di sicuro tra un prodotto bio ed uno no vado per il bio, ma quello che mi "risuona" dai discorsi è il parlare a volte per condizionamenti... i mass media (Tv in primis) continuano a bombardare con pubblicità, notizie sensazionalistiche e statistiche parziali.

Gentili lettori la prossima volta che andate a fare la spesa soffermatevi su quello che acquistate, esercitatevi nell'essere nel QuieOra (non vale solo per la meditazione ;-) ), chiedetevi: "Perchè sto comprando questo prodotto? Scelgo io di comprarlo o mi ha convinto la pubblicità?"

L'essere Consapevoli riguarda tutti gli aspetti della nostra vita, significa farsi domande e non andare in giro come automi lasciandosi guidare da qualcun altro... non seguiamo la moda, non seguiamo un guru, restiamo in ascolto delle opinioni e teorie altrui e scegliamo consapevolmente se vanno bene per noi o no, rimaniamo Svegli quando facciamo la spesa e quando ci sediamo a tavola:

noi diventiamo ciò che mangiamo, pensiamoci bene come vogliamo nutrire le nostre cellule e per chi ancora non l'avesse fatto inizi a chiedersi da dove viene quella fettina e che impatto ha mangiarla su sè stessi e sulla Terra.

Con amore

Mary


Nessun commento:

Posta un commento