martedì 29 settembre 2015

Cibo, Organi ed Emozioni

Medico Olistico



Dedicato ai miei figli, al mio cane Billo che mi ha lasciato un mese fa, a Serena , Elisabetta e Roby ai quali debbo la mia rinascita lavorativa e umana.
Cibo, Organi ed Emozioni
Il nostro rapporto col cibo è spesso connotato da emozioni che parlano di noi: il senso di vergogna, l'insoddisfazione, il senso di vuoto, il controllo, la rinuncia ecc.
Quale porta cerchiamo di spalancare quando apriamo quella del frigorifero? E di che cosa desideriamo riempirci?
Di quale relazione col cibo parliamo?
Parlare del nostro rapporto col cibo significa entrare in relazione con il mondo delle nostre emozioni.
Esiste un modo di capire quali emozioni proviamo in base al cibo che scegliamo?
Vediamo di capire meglio!
Sulla membrana cellulare (consideriamo la membrana come un muro che separa la cellula dall'ambiente esterno) si trovano delle porte chiamate "recettori" deputati alla recezione e processazione del segnale proveniente dall'ambiente esterno.
I recettori sono delle strutture altamente specializzate e funzionano col meccanismo della chiave nella serratura con una modalità fortemente selettiva.
Le molecole che arrivano al recettore sono dei segnali: forse non sappiamo che alcuni di questi sono la rabbia, la gioia, la tristezza e gli stati emozionali.
Questi segnali vengono interpretati e tradotti dalla cellula come messaggi che attivano le funzioni cellulari fino alla modificazione della cellula stessa (trasduzione del DNA).



Questo significa che una data emozione, ad esempio la frustrazione di un pomeriggio a fare cose che ci piacciono poco, attiva in noi la voglia di gratificarsi con del cibo: alla cellula arriverà non solo il segnale del pasto ingerito ma anche l'emozione con la quale ci siamo avvicinati a questo.
Uno stato di "stress" anche temporaneo, coinvolge in noi numerose emozioni che spingono la cellula a eseguire azioni che ci inducono ad un certo comportamento: consideriamo ad esempio la situazione in cui ci aspettiamo una ramanzina da un nostro superiore.
Questa situazione ci porterà alla produzione di "adrenalina" da parte della nostra ghiandola surrenalica per impostare la risposta chiamata di "lotta o fuga". Davanti al nostro capo potremmo sentire forte, sia la tentazione di nascondersi dietro a giustificazioni e scuse, oppure di lottare all'ultimo sangue per difendere la nostra posizione. A seconda del risultato dello scontro, potremmo aver bisogno di cibo per compensare il senso di svuotamento oppure avvertire una sensazione di anoressia riferita allo stomaco.

Nel suo libro " il potere anticancro delle emozioni", Christian Boukram, un famoso oncologo americano, chiarisce il valore degli studi dell'epigenetica. L'epigenetica (etimologicamente il prefisso "epi" significa al di là della genetica) studia i fattori ambientali che controllano la forma del DNA e l'espressione dei geni in base alle condizioni alle quali sono sottoposti.
Uno degli studi riportati da Boukram pubblicato dal NewEngland Journal of Medicine, riguarda il rischio genetico di sviluppare il cancro da parte dei bambini adottati.
Se un genitore biologico ha avuto il cancro prima dei cinquant'anni, suo figlio, che è stato poi adottato, corre lo stesso rischio? Lo studio dice di no.
I precedenti dei genitori biologici non hanno alcuna influenza sul rischio dei figli di sviluppare un cancro. Al contrario, questo rischio si quintuplica nei bambini adottati quando i genitori adottivi hanno avuto un cancro. E' sorprendente perchè i genitori adottivi non li hanno concepiti e non hanno trasmesso loro i propri geni; condividono con questi bambini l'ambiente, le abitudini di vita, l'educazione, la personalità, ecc.
Alla luce di queste considerazioni e delle recenti scoperte, ecco alcuni dogmi da sfatare, con ripercussioni importanti sulla comprensione del cancro.
1)Il DNA non è nè il segreto della vita nè la sorgente della nostra intelligenza.
2)Il DNA è solo il disco rigido dove sono archiviate le informazioni della nostra vita ma queste informazioni provengono dall'interazione con l'ambiente.
3)Tutti noi possiamo esercitare un certo controllo sul nostro DNA e influenzare i dati registrati su questo disco rigido.
4)Oltre a poter modificare il nostro DNA tramite i comportamenti, possiamo anche trasmettere tali modifiche ai nostri discendenti.
Da quello che abbiamo detto possiamo evincere che le condizioni fisiche che regolano l'espressione genica, vanno dal regime alimentare alle tossine ingerite e quelle inalate ma anche alle emozioni provate, all'ambiente sociale, i fattori che influenzano la nostra psiche, la luce a cui veniamo sottoposti ecc ecc.
Questi elementi dell'ambiente cellulare sono gli strumentisti che modulano il DNA. Il risultato finale è il cambiamento del messaggio dei geni, senza che si verifichi un cambiamento nel loro contenuto.
Immaginiamo una tastiera del pianoforte: i tasti sono costituiti da una sostanza solida chiamata DNA e tutti insieme corrispondono a un cromosoma. Ogni tasto corrisponde a un gene che aziona una funzione specifica nel nostro corpo. Per esempio, un tasto nel mezzo corrisponde a un gene codificante per le cellule NK, che ci difendono dalle cellule tumorali. L'ultimo tasto a destra corrisponde a un gene codificante con l'ambiente. La forza con la quale ogni tasto viene premuto, quindi il volume di ogni nota, varia in base a ciò che stiamo mangiando , provando, respirando, ecc .
I nostri cromosomi non suonano mai la stessa melodia ; la musica prodotta dai geni cambia a seconda del contesto.


Le emozioni che mutano il nostro DNA, agiscono sul nostro cervello, influenzando ciò che pensiamo, crediamo e facciamo.
Le nostre emozioni Potenzianti (gioia, entusiasmo, tranquillità, ecc.) ci mettono in condizione di affrontare qualsiasi situazione.
Le emozioni Depotenzianti consumano invece il nostro potenziale energetico.
Il filtro di tutto questo è la nostra mente che interpreta ciò che accade attraverso il nostro sistema di credenze.


La qualità della nostra vita dipende strettamente dalla qualità della nostra dimensione emotiva: sono le nostre emozioni a dare sapore e colore alla vita. Le emozioni sono sensori conoscitivi "viscerali", dei "marcatori somatici", degli strumenti di conoscenza che integrano il sentire col pensare e ci aiutano a costruire la nostra idea di mondo. Gli stati emozionali si manifestano sul corpo. Ci sentiamo emozionati quando percepiamo che sta succedendo qualcosa nel corpo (rossore, sudorazione, tachicardia, tremore alle gambe ecc).
Si tratta pertanto di risposte di tipo psicofisiologico che il corpo mette in atto di fronte a certi stimoli. Molti autori si sono cimentati nel descrivere le emozioni considerate primarie; in questo contesto ne considereremo quattro: paura, rabbia, tristezza e gioia. In queste emozioni i meccanismi fisiologici riguardano l'attivazione del SNA (sistema nervoso autonomo) o neurovegetativo.
Sulla PAURA diciamo che può essere definita come una sensazione percepita in presenza di un pericolo. L'evento o la situazione viene soggettivamente valutato come superiore alle nostre capacità. La paura ci dice di fuggire.
Per quanto riguarda la RABBIA, si parla di una situazione in cui ci sentiamo aggrediti, sul piano fisico verbale, psichico, morale, ecc. . Si tratta della sensazione legata a una ferita, un dolore che attiva una energia di difesa. La rabbia ci spinge a reagire, a difenderci, a combattere. Quando questa emozione non trova uno sbocco rischia di scaricarsi su organi come stomaco, cuore e fegato, detti organi bersaglio.
La TRISTEZZA è ciò che sentiamo quando una aspettativa non viene realizzata, della sensazione della mancanza, di qualcosa che si è perduto. E' l'emozione del lutto e dell'impotenza. In questa emozione l'energia è bloccata e non fluisce.
Invece la GIOIA: è l' emozione che proviamo quando un desiderio, una aspettativa o un bisogno sono stati soddisfatti. 

I SENTIMENTI
I sentimenti sono un modo di sentire con la mente oltre che con il corpo (che risulta prevalentemente coinvolto quando si parla di emozioni). Le emozioni hanno la connotazione del "qui e ora "e sono fugaci mentre i sentimenti sono più strutturati e tendono a perdurare . I sentimenti nascono come evoluzione della possibilità di provare emozioni, sono un passo avanti nella strutturazione cognitiva.
Quale relazione tra organi, sentimenti e cibo?
In MTC (Medicina Tradizionale Cinese) per organo intendiamo non soltanto la parte anatomica ma anche il sistema funzionale, l'energia dell'organo( "Qi") che agisce anche in distretti anatomicamente lontani.
Ogni organo ha un ruolo specifico nella formazione, conservazione e utilizzo dell'energia presente nel nostro organismo.


IL FEGATO
Ha la funzione di accumulare il sangue e assicurare il libero fluire dell'energia in tutto il corpo, è responsabile della funzione di recuperare energia ed è in grado di influenzare la capacità di pianificare la vita.
Al libero fluire dell'energia si correlano:
1)lo stato emozionale,
2)la digestione,
3)la secrezione della bile.
Se l'energia circola liberamente la persona è felice e riesce a reagire agli stati di shock, se c'è un ostacolo si ha frustrazione, depressione, collera repressa, gonfiore addominale (da qui l'espressione rodersi o mangiarsi il fegato).
L'energia è visibile nelle unghie, nella funzionalità dei tendini e dei legamenti e nella vista.
L'immagine che abbiamo di noi stessi o quella che gli altri ci trasmettono è regolata in gran parte dal fegato.
Il colore associato è il verde e la stagione la primavera. L'orario di massima funzione energetica va dall' 1:00 alle 3:00 della notte. La frequenza vibrazionale di ricarica è il La.
Il sapore che aiuta tale organo è agro e acido ma non eccessivo.
I cibi che ne aiutano la funzione sono gli agrumi, la curcuma, l'aglio, i broccoli,
avocado, mele e noci.
VIE BILIARI:
Accumulano e secernono la bile per cui le sindromi associate e i cibi sono gli stessi del fegato. A livello psichico la colecisti regola la nostra capacità di prendere decisioni, di mettere in atto il coraggio e capacità di resistenza. L'orario di massima funzione dalle 23:00 all'1:00.

IL CUORE:
Coordina l'attività degli altri organi e dei visceri. Oltre a dare impulso alla circolazione sanguigna, il cuore armonizza, supervisiona e coordina l'attività degli altri organi.
Un cuore in salute è essenziale per rifornire di sangue i tessuti. Se il circolo rallenta avremo mani fredde . Le attività mentali e la coscienza risiedono nel cuore. Lo stato del cuore ha effetti sulle attività emozionali e viceversa.
Tecnicamente si dice che il cuore si apre nella lingua quindi la sua punta può darci indicazioni sullo stato del cuore. Il cuore influenza l'articolazione della parola (dipendono dallo stato del cuore balbuzie, afasia, logorrea ecc).
Controlla la traspirazione e la sudorazione spontanea notturna. Influenza inoltre il sonno in particolare l'incapacità ad addormentarsi, il sonno disturbato o i sogni eccessivi.
Il sintomo più importante che indica disfunzione è il cardiopalmo.
A differenza del rene il cuore teme il calore, il suo colore è il rosso, la stagione l'estate, l'ora di massima energia è dalle 11:00 alle 13 ( orario di massima incidenza dell'infarto).
Il sentimento che lo governa è la GIOIA.
La frequenza che lo ricarica è il Do, il sapore che l'aiuta è l'amaro ma non eccessivo.
I cibi che lo armonizzano sono l'uvetta, i cereali integrali, i legumi, l'olio di semi di lino, la frutta secca, il cioccolato, i pomodori, le mele, il melograno e le banane.
L'INTESTINO TENUE:
E' il viscere che assicura l'assimilazione degli alimenti e separa la parte pura che sarà inviata a Milza/Pancreas da quella impura che sarà gestita da Colon e Vescica. Questo stesso compito è eseguito a livello emozionale : seleziona cioè tutte le emozioni che dal cervello e dagli organi di senso passano al cuore per arrivare a prendere decisioni. L'ora di massima attività è dalle 13:00 alle 15:00.

LA MILZA:
In occidente attribuiamo alla milza le funzioni del pancreas.
Rappresenta l'organo centrale della produzione del "Qi" a partire dal cibo ingerito.
Governa la trasformazione e il trasporto, la separazione e il movimento dei liquidi (una alterazione della sua funzione determina mani gonfie al mattino e ritenzione idrica). La milza mantiene il sangue nei vasi (regola la pressione oncotica) e il suo deficit produce emorragie.
La condizione della milza si riflette sulla bocca in particolare sulle labbra mentre l'organo di senso collegato è il gusto.
La funzione regolata dalla Milza è la riflessione: una attività intellettiva sostenuta può stancare la milza. Influenza la capacità di apprendere memorizzare e concentrarsi, la memoria a lungo termine. Il sintomo cardine è la mancanza di appetito , la rimuginazione.
Uno dei migliori alimenti per nutrire la milza è la Zucca, semi compresi.
L'ora di massima funzione va dalle 9 del mattino alle 11. La frequenza di rigenerazione è il Fa e il sapore utile al riequilibrio è il dolciastro non eccessivo.
STOMACO:
Ha la funzione di impastare e mescolare (e dissolvere grazie alla presenza dell'acido cloridrico) tutti gli alimenti ingeriti preparandoli all'assimilazione.
A livello psicologico i problemi legati allo stomaco sono dovuti a tensioni per il controllo e la gestione della realtà che ci circonda.
Lo stomaco è l'organo della rimuginazione e della ruminazione.
L'orario di massima funzione va dalle 7:00 alle 9:00 del mattino (orario di massima incidenza delle perforazioni gastriche)
IL POLMONE:
Governa il Qi e la respirazione, estrae l'ossigeno dall'aria , favorisce la circolazione nell'aria e controlla la forza della voce (dispnea, voce debole e stanchezza dipendono dalla sua energia).
Il polmone diffonde i liquidi dalla pelle: la sudorazione diurna è da lui controllata. Se l'organo è in deficit si ha tosse e senso di oppressione sul petto.
Controlla la pelle e i peli, si apre nel naso e l'organo di senso è l'olfatto.
Alloggia l'anima corporea, la parte più fisica dell'anima: tristezza e afflizione rendono il respiro superficiale e corto.
La secrezione delle lacrime dipende dal Polmone.
Il suo colore è il bianco, la sua stagione l'autunno, teme il clima secco e l'orario di massima funzione è dalle 3:00 alle 5:00 (orario in cui si verificano gli edemi polmonari). La frequenza è il Sol e il sapore è il piccante e frizzante ma non eccessivo (Zenzero).
Il boccone migliore è l'ARIA!!! Quindi come e quanto bene respiriamo?
INTESTINO CRASSO:
Ha funzione di trasporto e eliminazione delle scorie. La sua emozione è la tristezza legata al lamento. L'ora di massima funzione va dalle 5:00 alle 7:00.
IL RENE:
Il rene per il corpo umano è paragonabile alle radici di un albero. Come la radice nutre l'albero, così il rene conserva e assicura la presenza dell'acqua in tutti gli organi.
Accumula l'energia durante la vita intrauterina, nutrendo il feto e dopo la nascita controllando la crescita la maturazione sessuale, la fertilità e lo sviluppo. Determina la costituzione di base (l'organo regola fertilità, l'impotenza, lo sviluppo dei bambini e il loro ritardo mentale e di crescita , la senilità precoce e la mancanza di vitalità).
Produce il midollo, riempie il cervello, controlla le ossa, i denti e i capelli.
L'organo di senso collegato al rene è l'orecchio e la sua funzione l'udito (gli acufeni sono dovuti a fegato e rene).
Il sentimento è la PAURA. Controlla la volontà e la determinazione.
Il suo colore è il nero, l'orario dalle 17:00 alle 19:00. la sua frequenza il Re, il sapore il salato ma non eccessivo.
Il cibo più importante per il rene è l'acqua. Questo è un vero e proprio alimento di cui troppo spesso ci dimentichiamo. Siamo costituiti di acqua per il 75% del nostro peso.
Sull'acqua rimando ai testi del dott. Francesco Oliviero, mio amico e maestro, che sull'argomento ha ripreso e studiato le pubblicazioni di autorevoli autori internazionali.
LA VESCICA:
Si tratta dell'organo accoppiato al rene. La sua funzione è quella di ricevere, immagazzinare ed espellere i liquidi organici carichi di tossine ricevuti dai reni. Rappresenta l'ultimo processo di gestione ed eliminazione di questi liquidi. Energeticamente questo viscere è legato alla dinamica di lasciare andare i vecchi ricordi e a separarci da essi. La Paura di vescica si manifesta con i tremori (le infezioni acute delle vie urinarie si presentano caratteristicamente con febbre alta associata a tremore scuotente). L'ora di massima energia è dalle 15 alle 17.
Ho voluto approfondire l'argomento cibo, organi ed emozioni per riflettere sulla consapevolezza del nutrirsi. Spesso infatti crediamo di essere liberi nelle nostre scelte alimentari ma sia l'ambiente esterno, le emozioni che proviamo e le vibrazioni stesse dei nostri visceri, ci influenzano su ciò che viviamo e sulle nostre scelte alimentari. Giovanni diceva " Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi": è necessario conoscere il mondo interiore del paziente per personalizzare la sua dieta e aiutarlo a modificare il modo di vedere il mondo (da quando sono diventata vegana si è ridotto molto il mio percepito di "rabbia" ).
E' necessario compiere passi di conoscenza verso se stessi attraverso la consapevolezza e l'uso di cibi diversi, l'esercizio fisico, la gestione delle emozioni (ad esempio attraverso l'uso della mindfulness, la bioenergetica, la fisica quantistica, le metodiche riflessologiche ecc), la cura di sè, della propria bellezza in senso lato, le medicine naturali che promuovono l'autoguarigione.
E' opportuno partire anche dalle credenze del paziente : non può essere escluso dalla guarigione chi ha un sistema di riferimento diverso dal nostro (nessuna dieta ci salva!!). Quando la morale, l'etica, la scienza si fondono in noi, è come sentire scrosciare con fragore una immensa cascata che scorre nel proprio letto, attraversando ostacoli e percorsi impervi ma che discende a valle. A noi operatori non resta che essere semplicemente dei fari (i fari hanno una luce piccola amplificata da un sistema di lenti e specchi), indicare la via più breve e utile per arrivare serenamente a perdersi nel mare.
Per concretizzare, il sistema 80% -20% applicato alla vita (80% di cibo crudo/20% di cibo cotto nell'alimentazione quotidiana, 80% gratificazioni/20% di doveri, 80% di movimento/ 20% sedentarietà....) è un sistema di riferimento pratico. Questo non significa eliminare qualcosa dalla nostra vita ma integrarlo esponenzialmente con qualcosa che ci fa stare bene.
Quindi ...  DIVERTIAMOCI ed EMOZIONIAMOCI,

BUONA VITA!!! 
Medico Olistico


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