giovedì 24 settembre 2015

OBESITA’ : Informazioni Utili.

Ecco un altro post che ho particolarmente a cuore perché tratta di una patologia che ho risolto con il mio cambio di Stile di Vita.
Ecco un articolo in cui ne parlo: Un quarto di me fa


L’Obesità è una vera e propria  forma di denutrizione cellulare.
Spesso infatti quando si è molto in sovrappeso o obesi ci si iperalimenta, ma in modo sbagliato e quindi si risulta essere malnutriti  tanto da avere carenze e denutrizione a livello cellulare.
Sembra inoltre che il forte appetito delle persone in sovrappeso o obese sia proprio dovuto a tale denutrizione cellulare, infatti nonostante le grandi quantità di “cibo” (junk food) ingerite le cellule continuano a reclamare acqua e nutrimento che non riescono ad ottenere da tali “cibi spazzatura”.


L’obesità sta diventando sempre di più una vera e propria pandemia ed una piaga sociale, secondo i dati presentati al Congresso nazionale della Società  Italiana di Chirurgia dell’Obesità  e delle Malattie Metaboliche (SICOB), in Italia il numero degli obesi dal 1994 a oggi è cresciuto del 25%. Complessivamente, nel nostro paese si stima ci siano circa 6 milioni di adulti obesi e oltre un 1 milione di bambini tra i 6 e gli 11 anni in sovrappeso o obesi.


Purtroppo però le soluzioni al sovrappeso proposte oltre ad essere poco efficaci e temporanee, perché non vanno alla radice del problema, spesso rischiano addirittura di essere dannose.
Gli interventi chirurgici e le numerose diete spacciate come miracolose, infatti non si curano mai della causa del problema che solitamente si trova in una cattiva alimentazione o anche in un disagio psicologico, ma si limitano alla risoluzione (spesso temporanea) dei sintomi (l’eccesso di grasso corporeo).
La soluzione del problema è sempre nello Stile di Vita nella sua interezza e non nei palliativi veloci e nelle finte cure miracolose.
Qui di seguito alcuni link che approfondiscono l’argomento ed invitano a riflettere sulle vere e valide soluzioni. 

Buona Lettura
Salvo
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Attenzione alle diete pericolose per la salute
di Marcello Pamio 


Le diete oggi stanno spopolando: decine di milioni di persone sono perennemente in dieta nella speranza, spesso vana, di eliminare i chili in eccesso, il grasso, ridurre il colesterolo ematico e altro ancora.
Invece di mettere in discussione la propria esistenza, migliorando lo stile di vita in generale, compresa ovviamente e soprattutto l’alimentazione, ci appoggiamo all’esperto di turno, spesso in camice bianco, che ci dice la Via per Damasco.
Una Via, spesso e volentieri, semplice e veloce, perché così pretendiamo noi stessi, che invece di condurre verso la luce, conduce verso la tenebra e la malattia!
La maggior parte delle persone, grazie ai condizionamenti dei mezzi di comunicazione di massa, intendono per “dieta”, un sistema veloce, che impone più o meno delle restrizioni, ma con una scadenza temporale.
L’etimologia della parola invece, insegna che “dieta” deriva dal greco dìaita, che significa “vita, modo di vivere”.
La dieta è lo stile di vita di una persona!
Detto questo risulterà chiaro che parlare di dieta Dukan, dieta Plank, dieta Atkins, dieta Montignac, dieta a zona, tisanoreica, e chi più ne ha più  ne metta, non ha alcun senso, se non nel business miliardario che sta a monte.
La Natura però funziona in un’altra maniera: non esiste nulla di facile e veloce che non contempli pericoli per l’organismo umano.
L’organismo umano, per stare in salute ha bisogno essenzialmente di precisi prìncipi: pochi aminoacidi (proteine), glucosio (abbondantissimo nel Regno vegetale crudo), vitamine e minerali organici, ormoni, enzimi e parecchia fibra. Tutto il resto non solo non serve ma intossica l’economica organica, predisponendoci a tutte le malattie.
All'organismo umano serve esattamente il contrario di quello proposto dalle diete moderne. Non male come ossimoro.
Vediamo alcune.

Dieta Atkins

Un esempio perfetto è il dottor Robert Atkins, ideatore e messia americano della omonima dieta. Una dieta che ha coinvolto oltre 30 milioni di persone. Aveva predicato per tutta la vita che si poteva e doveva mangiare grassi a volontà per restare magri.
Questo è grasso che cola per gli obesi americani, che si scolano litri di bevande gasate ogni giorno e trangugiano quintali di grassi saturi animali.
Il vangelo Atkins però è diventato apocrifo dal rapporto del medico legale del comune di New York. Atkins infatti, nel mese di aprile 2004 è scivolato sul ghiaccio lasciato sui marciapiedi di Manhattan da una tardiva nevicata primaverile ed è morto. Ma non è questa la notizia.
E' morto obeso e per di più gravemente malato di cuore!
Il messia, certamente coerente con il suo credo, era obeso e quel che è peggio, soffriva di ipertensione e di mal di cuore, entrambe condizioni di solito provocate da un regime alimentare ricco di grassi e povero di carboidrati, frutta e verdura.
Il rapporto del medico legale è stato pubblicato dal quotidiano Wall Street Journal e rimbalzato su tutti media Usa: Atkins, alto un metro e 83, pesava ben 116 chili al momento della morte ed era quindi obeso a tutti gli effetti. 

Dieta Montignac

Un altro grande personaggio conosciuto da moltissime persone è Michel Montignac, il quale ha elaborato le basi di un metodo originale per perdere peso: utilizzare il concetto degli indici glicemici nel processo di dimagrimento.
Tale teoria l’ha sperimentata sulla propria pelle, perdendo quindici chili nel giro di soli tre mesi!
Ha dimostrato al mondo che è possibile dimagrire senza restrizioni caloriche, semplicemente operando le giuste scelte alimentari. Non male come idea.
Nel 1986 scrisse il suo primo libro, “Come dimagrire facendo pranzi di lavoro”, rivolto ai manager costretti, come lui in quel periodo, a mangiare spesso al ristorante per motivi professionali.
Alla fine del 1987 ha pubblicato il suo più celebre lavoro: “Dimagrire per sempre mangiando normalmente”. Libro che ha avuto un successo senza precedenti: venduto in una quarantina di paesi con oltre 16 milioni di copie vendute.
Fin qui tutto bene, fino a che si viene a sapere che Michel Montignac è morto nel 2010 per le complicanze di un cancro alla prostata, all’età di soli 65 anni.

Dieta Dukan
L’ultimo in ordine cronologico tra i più famosi è il nutrizionista francese Pierre Dukan, autore di 19 opere e ancora in vita (non si sa per quanto).
Il suo ultimo lavoro: “Metodo Dukan”, diventato mondialmente “Dieta Dukan” è stato tradotto in 14 lingue e diffuso in più di 30 paesi.
La sua filosofia base è che: “non è possibile dimagrire se si è affamati”!
Detto questo, ha definito una lista di 100 alimenti consumabili a volontà tra cui: 72 alimenti d’origine animale ricchi di proteine e 28 alimenti d’origine vegetale.

I 72 alimenti spaziano da: carni magre (cavallo, selvaggina, coniglio, vitello e fegato di vitello, manzo e lingua di manzo, rognone), volatili (struzzo, faraona, fegato di pollo, galletto, piccione, pollo, quaglia e tacchino), pesci, frutti di mare; i latticini e le uova.
La Dieta Dukan spazia tra i cibi più tossici, acidificanti e pericolosi per la salute umana: cibi completamente privi di vitamine, minerali e fibra.
A tale mancanza però il nutrizionista ha posto rimedio, istituendo “La mia boutique: Dieta Dukan”, una serie di siti internet in ben sette lingue diverse, dove si vendono online integratori alimentari.

I cibi permessi dalla dieta sono privi di nutrienti fondamentali e rendono stitici?
Nessun problema ecco a voi: “Crusca d’avena” per sopperire la mancanza di fibra, “Vitamin ans” per le vitamine sintetiche e minerali inorganici, e non mancano i biscotti, le salse e perfino la stevia.
Invece di prendere integratori morti, costruiti in laboratorio, privi di vitalità, vitamine organiche e minerali colloidali, e privi delle migliaia di altre sostanze biochimiche e bioattive, perché non viene insegnato a mangiare direttamente i doni che Madre Natura fornisce?
Forse la frutta scaldata e maturata dal sole fa ingrassare? O perché non è possibile brevettare la Natura?
Meglio allora un bel piatto di quaglie, fegato di pollo e di vitello, sgrondanti sangue, grasso e odio.

Nei suoi libri c’è scritto che nel mondo oltre 20 milioni di persone sono dimagrite con questo metodo, e se sono veri questi numeri, moltissime persone non sanno pensare fino in fondo, non hanno la più pallida idea di come funziona un organismo umano, di quello che necessita e ha bisogno un corpo per vivere e stare in salute.

A chi piace mangiare, ingozzarsi ogni giorno a tavola, a chi piace alzarsi da tavola con lo stomaco strapieno, troverà molto più affine una Dukan, Atkins o altri, piuttosto che migliorare lo stile di vita, eliminando proprio quegli alimenti intossicanti e predisponenti a tutte le malattie.
Nonostante la notizia che l’ordine dei medici francese lo avrebbe radiato, sembra che a chiedere la radiazione sia stato lo stesso Dukan: una mossa che punterebbe ad evitare i due procedimenti disciplinari nei suoi confronti. 
Resta comunque dottore e purtroppo la radiazione non avrà impatto sull'attività professionale: è in pensione dal 2008 e fa attività di consulenza.
A questo punto, venire a conoscenza che i medici o nutrizionisti che hanno ideato e brevettato "diete" miracolose, usate da decine di milioni di persone, diete "curative", sono poi morti di tumore, obesi e con disturbi cardiocircolatori, dovrebbe far nascere qualche dubbio e perplessità.

Ma non è questo il punto, perché Atkins, Montignac, Dukan e tutti gli altri esperti del passato e che verranno in futuro, non c'entrano nulla: siamo noi che dobbiamo svegliarci e comprendere quello che serve e non serve all’organismo umano. Capire dove sta la verità e dove il cialtrone.
Gli esperti spesso hanno lo scopo di creare una propria linea di prodotti, mettere il proprio nome nel brand, vendere milioni di copie di libri e fare i soldi a palate.
Il nostro scopo invece dovrebbe essere quello di stare bene, intraprendere un percorso di crescita spirituale, dimagrire ovviamente se obesi, guarire se ammalati e mantenersi in salute se sani; ma per fare questo è necessario mettere in discussione il nostro stile di vita: alimentazione, mondo dei pensieri e aspetto emozionale.
Ma questo sappiamo, costa molta fatica: è più facile leggere un libro e mettersi a "dieta"...

[1]Il Corriere della Sera” del 12 febbraio 2004 [2]Pierre Dukan radiato dall’Ordine dei medici”, Il Corriere della Sera, 16 maggio 2012 http://www.corriere.it/salute/12_maggio_16/dukan-radiato-ordine-medici_bbc868ca-9f75-11e1-b258-f2fcbb76be58.shtml


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A proposito di diete…


"Se volete diventare ricchi scrivete un libro su come perdere peso" Franco Libero Manco

Gran parte della scienza di molti nutrizionisti  si riconduce al concetto: "Se volete dimagrire dovete ridurre il quantitativo calorico e incrementare l'attività fisica". E tra questi c'è chi condanna i grassi e chi le calorie, chi getta la croce sui carboidrati e chi assolve le proteine, chi sostiene la necessità di una dieta bilanciata, chi il controllo dell'indice glicemico, della produzione di insulina, degli squilibri ormonali, della predisposizione genetica ecc. ecc.
Quel che so io in merito alle diete è che la maggior parte delle persone obese ha un metabolismo lento, cioè non brucia abbastanza rapidamente il cibo che introduce; chi invece ha un metabolismo veloce può mangiare moltissimo senza ingrassare. In realtà la predisposizione genetica conta poco o quasi nulla: se non si mangia si diventa magri come chiodi. Nell'inferno dei campi di concentramento nazisti nessuno era grasso. Il meccanismo è semplice: se un organismo ha bisogno di un quantitativo di sostanza uguale a cento ma se ne introduce centoventi i venti in eccesso si depositano e sottraggono risorse vitali per gestire la "zavorra"; se invece se ne introduce ottanta i venti mancanti vengono sottratti all'organismo stesso.
Se si osservano gli animali nel loro ambiente naturale, eccetto situazioni di siccità, si nota che nessuno di essi è obeso, né troppo magro, semplicemente perché si nutrono con alimenti compatibili con la loro specie. L'identica situazione si può notare con un essere umano che a scelto la dieta crudista o fruttariana, cioè quella compatibile con la nostra vera natura. Un vegano obeso probabilmente ha sballato irrimediabilmente il suo metabolismo prima di essere vegan.

Nel corpo vi sono organi preposti alla combustione del carburante ed è probabile che alcuni di questi non funzionino a dovere: la tiroide, il pancreas, l'intestino, il colon. La maggior parte delle persone in soprappeso ha la tiroide ipoattiva. Una spiegazione plausibile potrebbe essere l'introito di fluoruri contenenti nell'acqua potabile o di una disfunzione del pancreas. Le persone grasse sembra che secernino insulina più delle persone magre. Anche gli additivi degli alimenti risultato imputati nell'obesità.
La maggior parte delle persone in soprappeso:
- ha il fegato ostruito e pigro. Tra le cause principali l'assunzione abituale di farmaci, il cloro, i fluoruri, gli additivi lo zucchero raffinato, la farina bianca, il glutammato monosodico e i conservanti. Il fluoro interferisce con il corretto funzionamento della tiroide generando ipotiroidismo: questo rallenta il metabolismo e favorisce l'obesità;
- soffre di pigrizia dell'apparato digerente e produce pochi enzimi digestivi, quindi difficoltà di convertire il cibo in energia con maggiore probabilità di essere trasformato in grasso. Questo potrebbe dipendere dalla candida, per colpa degli antibiotici. Un'altra ragione è la presenza negli alimenti di additivi alimentari che accrescono l'appetito;
- soffre di squilibri ormonali, che di solito dipendono da intossicazione o carenza di moto. La mancanza di moto riduce drasticamente il ritmo metabolico. Le tossine si annidano nel colon e nelle zone di grasso. Quando il quantitativo di tossine è elevato l'organismo cerca di diluirle trattenendo l'acqua e aumentando le riserve di grasso nel tentativo di ridurre la concentrazione di sostanze pericolose;
- subisce gli effetti dell'ormone della crescita presente nelle carni e nei latticini che gli allevatori somministrano agli animali perché crescano più in fretta.
Occorre rammentare che lo scopo dell'industria alimentare è che i cibi inducano dipendenza, aumentino l'appetito e facciano ingrassare. Gli additivi che servono prevalentemente a tale scopo sono l'aspartame e lo sciroppo di mais ad alto tenore di fruttosio che fa ingrassare e crea dipendenza.

Il glutammato monosodico (onnipresente nei cibi da fast food) è un additivo neurotossico che fa ingrassare, favorisce la depressione, produce disturbi di ogni tipo.
Le farine bianche, raffinate  e sbiancate (va ricordato che mischiate all'acqua servono a fare la colla), ricavate con procedimenti di raffinazione chimica: sono prive di fibra e di valore nutritivo.
Il problema degli additivi alimentari è che presi singolarmente potrebbero non avere effetti molto gravi ma combinati si sommano e danno origine a nuovi composti chimici dannosi. Centinaia di sostanze chimiche in etichetta passano sotto il nome di spezie. Si stima che almeno il 95% degli alimenti sul mercato contenga almeno 300 additivi non elencati in etichetta e che 15.000 diverse sostanze chimiche sono aggiunte negli alimenti senza l'obbligo di essere riportati in etichetta.
Infine i grassi idrogenati sono annoverati tra le cause dell'obesità  e possono causare ostruzioni arteriose, cardiopatie, ictus e morte.
Oggi in fatto di diete i nutrizionisti sono in grado di proporre una per ogni esigenza. Tra quelle maggiormente in voga vale la pena citare: la dieta macrobiotica di Ohsawa, considerata dal sapientissimo Dr. Valdo Vaccaro "Una vera e propria valanga di sciocchezze ying-yang con tanta gente finita male a colpi di riso integrale stracotto e di bistecche alla soia disgustanti e devitalizzate". Poi c'è la dieta South Beach: l'ennesimo tentativo di imitare Atkins, apportando qualche insignificante maquillage epidermico, ma sempre dando priorità a pesce e frutti di mare, a bistecche magre, a prosciutti, pollo e uova in abbondanza. E poi c'è la dieta a zone del biochimico Barry Sears;  la dieta Strand; la dieta Agatson; la dieta a Gruppi Sanguigni del dr Peter D'Adamo e chi più ne ha più ne metta: tutti più o meno allievi di Atkins, in quanto hanno appreso a memoria le tecniche di autocannibalizzazione del grasso, i fondamentali sul colesterolo e sull'uso di vitamine sintetiche e di integratori minerali come stampelle correttive chimico-nutrizionali. Diete che fanno sparire il grasso, che saziano la fame delle cellule e che alleggeriscono il corpo di alcuni chili di peso, ma i tanti veleni che prima si trovavano protetti e diluiti e resi inoffensivi in mezzo alla sostanza oleosa, si ritrovano poi concentrati e attivi con tutta la loro enorme forza aggressiva, pronti a colpire un organismo ormai intossicato dai medesimi: veleni che prima convivevano coi grassi ma che dopo diventano una vera e propria mina vagante, un ordigno biologico pronto a deflagrare e a distruggere il corpo dimagrito e senza più barriere protettive interne. 

L'unica soluzione ragionevole e possibile è quella di convincere se stessi delle necessità vitali di più giusti e salutari stili di vita. E' assurdo pretendere di imbottirsi di veleni per 30 anni e pensare poi di disintossicarsi ed espellere i cumuli di grasso in 30 giorni di dieta. La sola cosa logica da fare per l'eliminazione del grasso di deposito in eccesso e, soprattutto, i veleni che lo accompagnano è:
- cambio radicale del proprio stile di vita;
- digiuno e riposo totali per 3-5 giorni, con uso di sola acqua distillata a volontà;
- adozione di una ricca e variata dieta vegana-crudista in accordo e armonia col proprio organismo fruttariano, senza il ricorso ad alcun farmaco e ad alcun integratore alimentare;
- serenità di spirito, pratiche meditative, riflessioni filosofiche-estetiche-spirituali;
- attività fisiche rigenerative, tipo yoga, ginnastica, nuoto, bicicletta e attività artistiche varie.
 
Se oggi non trovi il tempo per conservare la tua salute
dovrai trovarlo domani per curarti

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LA CATASTROFE MONDIALE DELL'OBESITÀ

di Valdo Vaccaro 

"(...) IL PROBLEMA NON E' IL GRASSO

Ho detto sintomo e come tale non va combattuto. Paradossalmente il problema da risolvere non è il grasso in sé ma qualcosa di molto diverso che si chiama "fattori ingrassanti". Pertanto il grasso va sì mandato via, ma sempre nell'ambito di un ragionamento implicante il riequilibrio dell'organismo. Inoltre, il grasso non va pericolosamente ed irresponsabilmente mandato fuori da solo come succede nelle diete low-carb, ma solo assieme agli immancabili inquinanti che contiene. Ecco perché solo il digiuno igienista, che stoppa ogni alimento e usa la forza solvente-ripulente dell'acqua distillata o superleggera, fa un ottimo lavoro dimagrante e ripulente, privo di effetti collaterali, e privo di ritorno-obesità.

GLI SBALZI GLICEMICI NON AVVENGONO NEI VEGANI CRUDISTI

Nel corpo di un vegano-crudista equilibrato non si creano sbalzi di alcun tipo. Lo so per esperienza personale, avendo fatto molti viaggi all'estero intruppato con gente onnivora, col vezzo della carne, del pesce, dei formaggi, dei dolci, del vino e del caffè, oltre che delle micidiali cole. Questa gente si sazia e pare gioire di quanto mangia e beve ma, non appena cala l'effetto stimolo, gli prende una fame improvvisa e violenta che li costringe e li inchioda al primo fast-food che trovano. Cosa che a me non succede mai, grazie alla abbondanza di frutta e verdure crude, grazie all'apporto importante di acqua biologica e di micronutrienti. Se mi viene fame e sete, le sopporto con disinvoltura sino a quando non ritrovo i miei frutti preferiti, o magari un bel panino vegano.

LE CADUTE GLICEMICHE E L'IPOTALAMO INCEPPATO

Tecnicamente parlando, si verifica nel corpo dei carnivori una caduta improvvisa della glicemia. Glicemia che cade a livello dei neuroni glico-sensibili dell'ipotalamo innescando una induzione a mangiare, Glicemia dunque come fattore di induzione al pasto. Alla base dell'obesità, dei disturbi alimentari e della fame nervosa, c'è un malfunzionamento dei meccanismi dell'ipotalamo, che porta non solo a spiluccare salatini e dolcetti a tutte le ore, ma soprattutto nelle ore tarde. Un meccanismo che scatta soprattutto nelle ore notturne, quando il cibo è doppiamente ingrassante a causa del metabolismo rallentato.

DOMINARE I SENSI E NON ESSERNE SCHIAVI

Fame nervosa significa non soddisfare una fame normale o dominare il proprio appetito gestendolo al meglio, ma essere letteralmente dominati dalla fame stessa. Si subiscono degli attacchi di fame che richiedono soddisfazione immediata per un impulso irrefrenabile che porta ad ingozzarsi con voracità. Si apre il frigorifero come presi da un raptus, pronti ad ingozzarsi di qualsiasi cosa, soprattutto se grasso-proteica-salata-zuccherata e dunque poco sana, per poi sentirsi in colpa subito dopo averla assunta.

LA FAME NERVOSA DIVENTA MICIDIALE NELLE ORE NOTTURNE

La fame nervosa è uno dei più gravi e diffusi problemi di chi vuole dimagrire. Piccoli attacchi di fame possono riguardare tutti prima di pranzo (se nulla si è assunto per l'intera mattinata) o dopo pranzo se non abbiamo mangiato abbastanza. Ma gli attacchi più micidiali sono quelli notturni, dove l'ingrassamento viene moltiplicato dal lento metabolismo notturno, quando è in atto il ciclo circadiano assimilativo.

CONTRASTARE L'ISTINTO DEL GRASSO CON UN FRUTTO, O CON UN BICCHIERE D'ACQUA E SOPRATTUTTO COL PIATTONE INIZIALE DI VERDURE CRUDE A PRANZO E CENA

Istinto del grasso? Esiste, ma si tratta di fame definibile come istintuale e compensativa, derivante da effettiva fame cellulare cumulativa, e quindi da una urgente richiesta compensativa da parte delle cellule, sempre pronte a cannibalizzare quanto trovano di utile all'interno dell'organismo. Come risolverlo e contrastarlo? Con un frutto, con un bicchiere d'acqua, con un panino ipocalorico carico di verdure , più avocado, pomodoro secco, carciofino e crema di olive, e soprattutto con il famoso primo piatto di abbondante verdura cruda, da assumersi come esordio a pranzo e cena, in quanto tira via la fame vorace e permette di passare al resto del pasto con meno accanimento alimentare.

CAUSE DELLA FAME NERVOSA

Parliamo di fame psicologica e non motivata necessariamente dal fabbisogno reale di cibo. Fame nervosa che avviene per noia (non sappiamo cosa fare), per ansia o angoscia (ed è un po' il caso presente), per tristezza, per scarsa autostima, per solitudine e carenze affettive, per "eating emozionale" (sicurezza e gioia che non possediamo e che cerchiamo di compensare col cibo).

LA SEROTONINA MIGLIORA L'UMORE E CONTROLLA IL SENSO DI SAZIETA'

Esiste, negli affamati-nervosi, un calo della serotonina, l'ormone che rilassa, l'ormone che migliora l'umore e controlla il senso di sazietà. Uno degli aminoacidi principali usati dal corpo per sintetizzare in proprio le proteine è il triptofano. E sarà bene fare in discorso sul triptofano sia come sostanza farmacologica che come sostanza alimentare, essendo esso precursore non solo della serotonina ma di altre sostanze basilari.

IL TRIPTOFANO E' UN PRECURSORE FONDAMENTALE

Il triptofano è uno degli aminoacidi più usati dal corpo per sintetizzare in proprio niacina B3 (con l'aiuto del fegato), la cui assenza produce pellagra, e piridossina B6 (la cui assenza sballa l'intero gruppo B e la somatotropina). Triptofano dunque aminoacido speciale e diverso dagli altri essendo precursore di serotonina e melatonina (ormone solare-retinico prodotto dalla pineale e in grado di regolare il ciclo sonno-veglia e di alimentare il corpo assieme alla somatotropina prodotta dalla ipofisi). Triptofano regolatore anche della biosintesi della glutammina, aminoacido che svolge ruolo critico nel mantenimento della massa muscolare e nella funzione immunitaria, essendo precursore di glucosio e glicogeno epatico per le fasi di recupero negli atleti esausti e debilitati, oltre che nei processi di convalescenza.

TRIPTOFANO SINTETICO E TRIPTOFANO ALTO-PROTEICO BOCCIATI IN MODO DEFINITIVO

Ma l'uso del triptofano come farmaco sintetico è stato da anni accantonato perchè inutile. Non serve infatti moltiplicare serotonina in eccesso ma serve piuttosto che sia il cervello a poterla catalizzare con calma e metterla in contatto coi recettori neuronali. Anche le diete alto-proteiche a base di proteine animali e pesce sono state accantonate per lo stesso motivo, avendo finalmente capito che il triptofano gradisce assai di più un ambiente ad alto carboidrato, La presenza di frutta e amidi naturali porta infatti a stimolare e richiamare l'ormone insulina, alleato intimo del triptofano. L'insulina elimina infatti gli aminoacidi contrastanti e concorrenti del triptofano.

TRIPTOFANO AMICO DEI CARBOIDRATI E DELL'INSULINA NATURALE DEL CORPO

In altre parole l'insulina del pancreas riduce tutte le proteine ma non il triptofano, collegato a sostanze rilassanti come serotonina e melatonina. L'adozione di diete proteiche non incrementa il triptofano bensì i suoi nemici che sono tutti gli aminoacidi cosiddetti essenziali, collegati a sostanze stimolanti tipo il cortisolo, l'adrenalina e, durante i picchi di stress e di depressione, la norepinefrina. Le diete alto-proteiche producono infatti tirosina, istinina e leucina, metionina, aminoacidi in conflitto col triptofano. Questo discorso suona, tra l'altro, come ulteriore bocciatura delle cure farmacologiche attuali contro il diabete, tese all'interferenza chimica con la glicemia del sangue.

UMORE E SONNO DIPENDONO DAL TRIPTOFANO

In altre parole il triptofano agisce direttamente sul nostro umore, e persino sul nostro sonno. Più triptofano significa umore eccellente e benessere, triptofano basso significa il contrario umore nero e sotto i tacchi e depressione, oltre che aumento di peso, difficoltà di concentrazione, e più bulimia. La fame nervosa richiede poi cibi ad alto tasso consolatorio e compensatorio, per cui chi cade nella trappola non fa il tuffo notturno nel succo d'arancia o nel radicchio, ma nella nutella, o nel salame, o nel formaggio, procurandosi triplo guaio obesizzante. Meglio contrastare l'insonnia assumendo prima di andare a letto un piatto di ciliegie, una banana, o delle mele.

GLI AMICI DEL TRIPTOFANO STANNO NEL CIBO VITALE E VEGAN-CRUDISTA

Pertanto, eliminata la soluzione farmacologica e la soluzione proteica, dove trovare il triptofano nei cibi naturali? Lo troviamo, guarda un po', proprio in quei cibi che ci consentono di stare bene e di non sfondare il tetto proteico di 24 grammi/giorno, a dimostrazione di quanto coerente sia il corpo umano e di come esso rispetti le leggi dell'igiene naturale, e non certo quelle approssimative, stravaganti ed allucinanti della medicina convenzionale, del nutrizionismo televisivo e della dietologia da strapazzo.

DALLE BANANE, AL POP-CORN, ALLE VERDURE, AL PANE, ALLA PASTA E ALLA PIZZA

Quali i cibi naturali e vegani ricchi di triptofano al punto giusto? Banane, manghi, datteri, ananas, avocado, mandorle, fichi, durian, zucche, patate con la buccia, patate dolci, bietole, topinambur, rape, ravanelli, pomodori, carote, carciofi, finocchi, avena, riso integrale, pop-corn, germe di grano, semi di zucca, girasole, semini vari, cacao, legumi, lupini, fagioli di soia verde non OGM, olio di oliva extravergine, farine di castagna e di tapioca, farine di carruba e di pasta, pizza, pane integrale. Il cacao in particolare contiene non solo teobromina, stimolante naturale non dannoso quanto la caffeina, ma anche la feniletilamina.

FENILETILAMINA, DOPAMINA, NORADRENALINA

La feniletilamina è un neurotrasmettitore dagli effetti stimolanti che riduce l'appetito e rende iperattivi, apportando benessere dalla testa ai piedi. Provoca infatti attivazione delle aree neuronali che rispondono anche alla dopamina. Mentre la feniletilamina è importante per la neurochimica dell'infatuazione e dell'amore romantico, la dopamina è legata al desiderio sessuale puro e semplice, alla sensazione del piacere fisiologico e a un sistema di reazioni compensative dell'area cerebrale. La noradrenalina poi causa accresciuta attrazione e aumento della frequenza cardiaca, vertigini, euforia. Troppa feniletilamina porta però a manifestazioni schizofreniche. Siamo nel campo delle sostanze psicoattive, delle anfetamine e delle metanfetamine, conosciute anche come MDMA o ectasy.

I NEMICI DEL TRIPTOFANO SONO I CIBI SPAZZATURA

Quali i cibi che al contrario inibiscono il triptofano? Il caffè e le cole, i dolci, i succhi devitalizzati, i farmaci, i vaccini, le vitamine sintetiche e gli integratori, i salatini, le patatine fritte, tutti i menu dei fast-food e tutti i menu promossi dalle reti televisive. Nessuna meraviglia che le diete Atkins, le diete South Beach (Arthur Agatson), le diete antiglicemiche (Montignac), le diete a zona (Barry Sears), le diete basate sugli Omega-3 ittici (David Serban-Schreiber), le diete carneo-mediterranee (tipo professor Carlo Cannella), le diete a Gruppi Sanguigni (Peter D'Adamo e Mozzi), le diete Dukan, le Tisanoreiche, le Lemme e simili, tutte più o meno basate sullo schema low-carb e alta proteina, più stampelle integratrici, portino all'emoviscosità e all'obesità cronica ed irreversibile.

MANTENERE SEMPRE ATTIVO IL MECCANISMO DELLA NUTRIZIONE COMPENSATIVA AEREA

E non dimentichiamoci per favore il ruolo mortale della ritenzione idrica, figlia dell'acidosi e delle putrefazioni intestinali. Servirà muoversi e sudare. Servirà abbondare di frutta lontano dai pasti. Servirà usare i centrifugati di tuberi e sedani. Servirà implementare le spremute di agrumi al risveglio. Servirà praticare respirazione ritmata e diaframmatica, catturando aria fresca, ossigeno (20%) e azoto (80%) che, con la melatonina e il sole convogliato tramite la retina sulla pineale, produrrà il super-ormone proteico della crescita extra-alimentare chiamato somatotropina. "


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Puoi Guarire il tuo Corpo …


"Il corpo, come ogni cosa nella vita, ci fa da specchio dei nostri pensieri e delle nostre credenze piu’ intime.Le cellule rispondono ai nostri pensieri. Se capiamo quale “schema mentale” c’è dietro la malattia possiamo guarire. La malattia è il modo che usa la nostra coscienza per indicarci che stiamo nutrendo pensieri depotenzianti, che stiamo sostenendo delle credenze che non ci sono utili, che stiamo pensando dei pensieri negativi e che stiamo facendo resistenza al nostro massimo bene. Ogni sintomo è un messaggio."
(Louise Hay )

"Secondo la Metamedicina ogni sintomo (dolore, malattia ecc..) che il corpo ci invia è un messaggio. Quindi è fondamentale individuare l’organo che ci fa male, perché ci indica la soluzione. Facciamo un esempio, se ho problemi di stomaco (ha la funzione di digerire) sicuramente c’è qualche evento nella mia vita che non “digerisco”. (…)

Le emozioni negative protratte nel tempo creano dei blocchi energetici che si somatizzano trasformandosi in disagi e quindi in malattie.  (…)

Questo significa che puoi guarire se cambi i tuoi pensieri e le tue emozioni, infatti la guarigione è sempre dei pazienti."

(…) Obesità:  Bisogno di protezione, insicurezza, senso di colpa e di inadeguatezza, crearsi uno scudo protettivo verso gli altri e la società, isolamento. (…)”

Fonte e Articolo Completo: 
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Link Correlati:
La Nutrizione Cellulare -  di Come Viver Sani
SOLUZIONE IGIENISTA AL SOVRAPPESO -   - di Valdo Vaccaro

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